Un comunicato diffuso dell'Ispettorato del Lavoro l'8 giugno, spiega che l'accertamento avvenuto al principale hub logistico italiano di Amazon ha contestato all'azienda di "aver utilizzato, nel periodo da luglio a dicembre 2017, i lavoratori somministrati oltre i limiti quantitativi individuati dal contratto collettivo applicato". La nota precisa che "a fronte di un limite mensile di 444 contratti di somministrazione attivabili, nel periodo suindicato, ha invece sensibilmente superato tale limite, utilizzando in eccesso un totale di 1.308 contratti per lavoratori somministrati". Ciò significa, che questi lavoratori potranno chiedere ad Amazon Italia Logistica di essere assunti a tempo indeterminato, dalla data del loro primo utilizzo. Gli ispettori non hanno rilevato altre irregolarità e neppure violazioni sulle norme del controllo a distanza dei lavoratori.
In un comunicato, Amazon s'impegna ad affrontare "il più rapidamente possibile" tutte le osservazioni rivolte, precisando che nel verbale di contestazione che hanno ricevuto dall'Ispettorato del Lavoro "non è riportato il numero di contratti in somministrazione". L'ispezione è iniziata dopo lo sciopero attuato nel Black Friday dai lavoratori di Castel San Giovanni, dove lavorano 1650 dipendenti a tempo indeterminato, molti dei quali, aggiunge Amazon, hanno iniziato con contratti di somministrazione, poi convertiti in indeterminati.
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