Dopo vent'anni di trattative, i cinque Paesi che si affacciano sul Mar Caspio hanno firmato il 12 agosto 2018 nella città portuale di Aqtau, Kazakistan, l'accordo per fissare lo stato giuridico del Mar Caspio. Il principale punto trattato era definire se il Caspio sia un mare o un lago, un tema in discussione fin dal 1991, quando esisteva ancora l'Unione Sovietica. Ora è stato stabilito che è un mare, su cui vantano diritti i cinque Paesi che vi si affacciano. La questione è importante perché i fondali del Mar Caspio ha importanti risorse petrolifere, stimate in 50 miliardi di barili di petrolio e 9000 miliardi di metri cubi di gas naturale.
L'accordo del 12 agosto avrà importanti conseguenze anche sul trasporto, perché questo mare rientra nel programma di cooperazione internazionale Transport Corridor Europe Caucasus Asia (Traceca). Il Caspio collega l'Azerbaijan con l'Asia centrale e può rotte di traffici tra Asia ed Europa, nell'ambito della nuova Via della Seta. Il programma Traceca, formalizzato nel 1993, intende potenziare il corridoio di trasporto multimodale lungo l'asse Europa-Caucaso-Asia.
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