Dopo il crollo del del viadotto Polcevera dell'autostrada A10, le compagnie di navigazione che regolarmente scalano il porto di Genova, almeno per ora, non intendono di dirottare le proprie linee su altri scali limitrofi (La Spezia e Livorno sono i concorrenti più vicini). TrasportoEuropa ha chiesto ai principali vettori marittimi come stanno gestendo questa fase di emergenza: alcuni hanno risposto che per ora rimangono inalterati tutti i collegamenti previsti con il capoluogo ligure, anche se qualche riorganizzazione appare ancora possibile.
Dal quartier generale di Maersk Italia fanno sapere che "non sono state apportate modifiche all'operatività delle nostre linee. Abbiamo subito alcuni rallentamenti come tutti, ma non pensiamo di modificare il nostro network. In conseguenza di ciò stiamo operando le richieste che riceviamo dai clienti come al solito". Stesso concetto è espresso anche dall'agenzia Msc Le Navi (agente di Msc, l'altro partner dell'alleanza 2M), il cui amministratore delegato Franco Zuccarino afferma: "Da anni Msc sta rafforzando la sua presenza su Genova. Continuerà a farlo. Speriamo che Genova sappia offrire il meglio della professionalità e della volontà di superare le catastrofi".
Nessuna modifica delle toccate previste sul porto di Genova anche da parte della Ocean Alliance, di cui fanno parte Cosco, Evergreen, Cma Cgm e Oocl. Marco Donati, vertice di Cosco Shipping Lines Italy, confessa che "oggi esiste molta paura da parte degli armatori per le problematiche logistiche dovute al crollo del ponte", poi però aggiunge: "Da parte nostra abbiamo instaurato un'informativa giornaliera diramata non solo alle sedi regionali della Cosco ma anche alla sede centrale a Shanghai e soprattutto a tutti gli agenti mondiali dove diamo informazioni praticamente in tempo reale sull'evolversi della situazione". Anche grazie a questo servizio di aggiornamento sulle eventuali criticità in atto, Cosco è riuscita a respingere la proposta di qualche partner (soprattutto Cma Cgm) di cancellare alcuni scali di Genova a favore di La Spezia.
Da Contship Italia, socio di maggioranza del terminal container spezzino, sullo spostamento o meno di container dal capoluogo ligure fanno sapere che "è troppo presto per vedere effetti sui volumi oversea in importazione visto che i transit time sono di oltre tre settimane dall'Asia. Per l'export potrebbero esserci dei volumi che per precauzione decideranno un imbarco da La Spezia sopratutto per quelle linee che scalano sia La Spezia che Genova nella loro rotazione settimanale. Anche qui però trattandosi di agosto è ancora presto per verificare tendenze significative".
Anche The Alliance (di cui fanno parte Hapag Lloyd, Yang Ming e Ocean Network Express) finora non ha apportato modifiche alle rotazioni delle proprie linee. Il fatto che molte compagnie continuino a scalare regolarmente il capoluogo ligure non mette però al riparo da una possibile deviazione di traffici (inizialmente soprattutto in export) verso il vicino porto spezzino qualora i caricatori o i ricevitori le chiedessero esplicitamente.
Tornando alla situazione dello scalo genovese, Marco Donati spiega più nel dettaglio che "le direttrici nord-sud continuano a funzionare molto bene", mentre ci sono al momento due sistemi portuali nettamente separati: "Il terminal Vte e i depositi dei container vuoti intorno all'aeroporto sono un sistema mentre il porto vecchio (con tutti i suoi terminal) e il deposito vuoti di Sampierdarena sono un secondo sistema. Dobbiamo quindi fare in modo che si scarichi e ricarichi nello stesso sistema e cercare di eliminare al massimo ogni trasferimento dei camion in senso est-ovest. In questa maniera dovremmo solamente gestire lo spostamento della merce che va dal bacino vecchio al Vte e viceversa".
Un contributo determinante per la fluida circolazione dei camion fra il porto di Prà e quello di Sampierdarena arriverà dalla nuova strada interna allo stabilimento Ilva che sarà riservata ai mezzi pesanti e dovrebbe essere pronta entro fine settembre. Il numero uno di Cosco in Italia tiene però a sottolineare che "la cosa più importante è cercare di fare ripartire al più presto la ferrovia dal porto vecchio".
Nicola Capuzzo
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