Il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha illustrato una proposta articolata d'intervento per affrontare la crisi al porto di Genova, basata sia su alcune norme d'emergenza, sia su misure specifiche per l'autotrasporto, il potenziamento del personale delle istituzioni pubbliche che opera in porto e l'utilizzo dell'area ex Ilva come polmone delle attività portuali. A livello centrale, Assarmatori chiede l'apertura immediata al ministero dei Trasporti di un tavolo interministeriale con poteri straordinari, che possa evitare le attuali normative e renda appaltabili in tempi brevi i lavori infrastrutturali, primi tra tutti quelli di ripristino del viadotto autostradale crollato.
"Deve essere chiaro a tutti che, se Genova va in crisi, è l'intero sistema Paese a pagarne le conseguenze in termini di competitività del sistema economico nazionale, costi dei prodotti, perdita di efficienza e di gettito fiscale", spiega Messina. "Per questo chiediamo e auspichiamo un quadro normativo che consenta di abbattere i tempi della burocrazia. Uno stato di emergenza come questo si affronta con metodi di emergenza. Il Governo e il Paese non si possono permettere il lusso di attendere".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!