Dopo la Svezia e la Germania, il camion con il trolley arriverà anche in Italia sull'autostrada A35. Lo ha annunciato in un convegno sulla mobilità elettrica delle merci che si è svolto a Brescia l'8 settembre 2018 il presidente della società autostradale Brebemi, Francesco Bettoni. I collaboratori operativi della sperimentazione sono Siemens, che costruirà l'infrastruttura di elettrificazione, e Scania, che fornirà i veicoli. Il costruttore svedese di veicoli industriali è già impegnato nel primo programma sperimentale attuato in Svezia. In concreto, sarà realizzata una linea elettrica aerea sulla prima corsia dell'autostrada A35 lungo tre chilometri per senso di marcia tra gli svincoli di Calcio e Romano di Lombardia. La linea di contatto, alta 5,5 metri, opererà in corrente continua da 600-750V. La Brebemi annuncia che i lavori inizieranno nel 2020 e l'esercizio potrà avvenire tra il 2021 e il 2022.
"Una volta verificate efficienza, efficacia e sostenibilità economica di questa soluzione, nonché stabilita una chiara programmazione sovra-nazionale che vada nella sua direzione, si potrà procedere ad una seconda fase che prevede l'elettrificazione della A35 in tutta la sua lunghezza, congiuntamente alla commercializzazione dei veicoli e dei relativi dispositivi per l'utilizzo della linea elettrificata", spiega Brebemi in una nota. Il presidente della società ha anche aggiunto che questo progetto permette all'autostrada di "inserirsi in una economia circolare, in cui anche l'energia elettrica verrà prodotta accanto alla A35".
Gli Scania che parteciperanno alla sperimentazione hanno una catena cinematica ibrida, il cui motore elettrico è alimentato dalla linea aerea tramite un pantografo. Il camion può viaggiare con il solo motore diesel, ma quando si allinea con una linea elettrica, l'autista preme un pulsante e si alza il pantografo, che quando entra in contatto con la catenaria avvia automaticamente l'alimentazione elettrica. Se l'autista lascia la corsia elettrificata, per un sorpasso o per uscire dall'autostrada, il pantografo scende in modo automatico e la trazione passa al motore diesel oppure continuare con l'elettrico fino all'esaurimento della carica nelle batterie.
"Siamo pronti a collaborare con A35 Brebemi per dare vita alla prima autostrada elettrificata in Italia, un progetto rivoluzionario destinato a cambiare per sempre la concezione del trasporto su gomma", ha dichiarato Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania. "La collaborazione di Scania con A35 Brebemi, Siemens e tutti gli interlocutori coinvolti in questo progetto dimostra come solo attraverso la cooperazione con partner strategici riusciremo ad accelerare il processo di cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. Lo sviluppo della prima autostrada elettrificata in Italia, una delle prime in Europa, è un esempio di grande eccellenza sul fronte dell'innovazione: un motivo di grande orgoglio per il nostro Paese".
Al convegno di Brescia hanno partecipato anche rappresentanti di due imprese di autotrasporto e logistica che hanno piattaforme vicino all'autostrada A35, Brivio&Viganò e Italtrans. Entrambe le aziende hanno dichiarato l'interesse per questo progetto, anche se non hanno precisato come intendono parteciparvi. "Il progetto CAL-Brebemi è una nuova sfida e cercheremo di parteciparvi in veste di protagonisti nelle diverse fasi, fiduciosi anche nei positivi risvolti economici che questo potrà significare per le aziende del nostro settore", ha affermato Germano Bellina, amministratore delegato di Italtrans, mentre Mauro Brivio, amministratore delegato di Brivio&Viganò ha detto che "sicuramente la possibile sostituzione dell'elettricità al gasolio promette di portare marginalità alle aziende di trasporto, considerando che il gasolio pesa all'incirca il 30% sui costi aziendali, e nel contempo contribuirà a rendere la logistica sempre più sostenibile".
Per valutare i risultati della sperimentazione, Brebemi ha coinvolto anche l'Università Bocconi - che seguirà la parte logistica e cercherà di stabilire un modello di business, definendo anche l'estensione minima della rete autostradale che lo renda sostenibile dal punto di vista economico – e il Politecnico di Milano per la parte tecnologica. Brebemi intende chiedere anche un co-finanziamento comunitario, che potrebbe coprire fino alla metà dei costi.
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