Si aspetta solo il via libera dei Vigili del Fuoco per aprire al transito dei veicoli industriali, in entrambi i sensi, via 30 Giugno, ossia la strada che costeggia il torrente Polcevera e collega direttamente lo svincolo autostradale di Bolzaneto con il bacino di levante del porto. Il Comune ha sistemato il manto stradale e ha disegnato la segnaletica orizzontale, mentre sta realizzando una nuova rotonda verso il porto. Da parte sua, l'Autorità Portuale sta aprendo un nuovo varco in corrispondenza di questa strada, che inizialmente servirà solo il trasporto comunitario (per quello extracomunitario bisognerà adeguarlo alla normativa doganale). Questa nuova via servirà sia al traffico verticale, ossia quello che collega il porto di Genova all'entroterra, sia a quello orizzontale, che connette i bacini di levante e di ponente.
"I camion che arrivano da nord sull'A7 e sono diretti ai terminal di Sampierdarena, soprattutto quelli di Erzelli, Messina e Derna, potranno uscire a Bolzaneto e percorrere circa quattro chilometri in via 30 Giugno per entrare tramite in porto il nuovo varco"; spiega Giuseppe Bossa, coordinatore dell'Osservatorio Logistica, Trasporto merci e Spedizioni di Genova, che fin dalle prime ore dopo il crollo del ponte Morandi ha auspicato l'apertura di questa viabilità. "Ma via 30 Giugno può servire anche chi proviene dall'A7 ed è diretto a ponente, ossia il terminal VTE, perché invece di entrare a Sampierdarena potrà immettersi nella nuova strada interna all'Ilva tramite la rotonda di via San Giovanni d'Acri, e quindi raggiungere lo svincolo autostradale di Aeroporto". In condizioni di traffico normale, ciò significa che in mezz'ora un camion potrà percorrere la strada da Bolzaneto al VTE. Resta sempre la possibilità di uscire a Genova Ovest e costeggiare il mare, ma in questo caso i camion s'immettono nel principale flusso di traffico di autovetture in città, nel Lungomare Canepa e via Guido Rossa: "L'alternativa di via 30 Giugno separa il traffico leggero da quello pesante, con benefici per entrambi", aggiunge Bossa.
In questi giorni l'Osservatorio continua a collaborare con l'Autorità portuale e con gli altri operatori portuali per definire i contenuti che rientreranno nel Decreto su Genova che, secondo il ministro per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, è quasi pronto per essere presentato al Consiglio dei Ministri. "Stiamo premendo per far rientrare in questo testo anche una orma che applichi i costi minimi di sicurezza per l'autotrasporto, uno strumento che riteniamo necessario per non far gravare sui vettori i maggiori costi causati dal crollo del ponte Morandi", precisa Bossa.
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