Salvo imprevisti, mercoledì 19 settembre - come promesso dal sindaco Marco Bucci - sarà il giorno dell'inaugurazione della nuova viabilità interna allo stabilimento Ilva di Genova Cornigliano, che contribuirà a separare il traffico dei mezzi pesanti fra il bacino portuale di Prà e quello di Sampierdarena. Le due aree del porto si sono divise a causa del crollo del ponte Morandi, che ha spostato dall'autostrada A10 alla viabilità cittadina le centinaia di veicoli industriali che trasportano soprattutto container dal terminal VTE a quelli di Sampierdarena (Sech, Genoa Port Terminale Terminal San Giorgio) e viceversa.
Pochi giorni fa è stato demolito anche l'ultimo muro che separava l'area nazionale da quella internazionale del bacino di levante, una barriera doganale che è stata rimossa per rendere interamente percorribile la nuova strada portuale per le merci. Più nel dettaglio sono state demolite alcune decine di metri di binari a ridosso del muro doganale e subito dopo si è proceduto all'asfaltatura del terreno, all'installazione della segnaletica verticale e orizzontale, alla nuova recinzione della strada e, dove necessario, ad allargare il sedime stradale già esistente. Da ultimo rimaneva da realizzare una postazione di sicurezza per i controlli degli accessi.
Quella che i genovesi conoscono come "la strada del Papa" e che è stata riconvertita al traffico dei mezzi pesanti in tempi record (un mese appena) diventa quindi una primaria arteria stradale per il traffico delle merci su gomma, insieme all'altra strada appena completata che congiunge il casello autostradale di Bolzaneto (sulla A7) con le aree di Cornigliano e quindi proprio con la viabilità che porta al bacino portuale di Sampierdarena. Grazie a questi due interventi la circolazione dei veicoli pesanti dovrebbe essere nettamente separata dalla viabilità urbana in quelle aree della città dove il traffico è diventato più critico proprio per effetto dell'assenza del ponte Morandi che prima collegava le due sponde della Val Polcevera.
Nicola Capuzzo
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