L'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni castellucci, è uno degli imputati al processo dell'incidente al viadotto Acqualonga per cui il pubblico ministero, Rosario Cantelmo, ha chiesto una delle pene più elevate: dieci anni di reclusione. Cantelmo ha chiesto pene analoghe per altri undici dirigenti e dipendenti della società autostradale. Gli imputati sono accusati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo e il pubblico ministero ritiene che siano responsabili della morte dei quaranta passeggeri dell'autobus precipitato dal viadotto Acqualonga dell'autostrada A16 il 28 luglio 2013 perché il guard-rail non ha retto a causa della cattiva manutenzione.
L'avvocato difensore della società Autostrade, Giorgio Perroni, ha definito le richieste del pubblico ministero "a dir poco sconcertanti" perché non sarebbero "fondate su alcun dato scientifico oggettivo ed in contrasto con quanto emerso in dibattimento". La società sostiene che sul viadotto Acqualonga ha installato barriere che rispondono ai più alti standard di contenimento internazionali e che sono state verificate non più tardi del 2015. Ora tocca ai suoi legali sostenere le tesi in Tribunale, poi sarà il momento della sentenza.
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