Un autotrasportatore padovano, di cui non è precisato il nome, è inquisito dalla Procura di Padova per una serie di reati connessi a una frode fiscale che si è basata sulla costituzione di false società intestate a prestanome che assumevano solo formalmente del personale e fatturavano prestazioni di trasporto e logistica mai svolte. Dopo avere operato per un certo periodo di tempo senza versare all'Erario le imposte e all'Inps i contributi dei dipendenti, erano fatte fallire per riaprirne altre. Le loro fatture servivano però a una vera impresa di autotrasporto per ottenere crediti fiscali e quindi evadere le imposte. La frode è stata scoperta dalla Guardia di Finanza dopo una lunga indagine, che ha portato alla denuncia di otto persone, tra cui il titolare dell'impresa di autotrasporto, e al sequestro di beni e valori per un milione e trecentomila euro.
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