Si libera un'altra poltrona importante – in termini di gestione di risorse finanziarie e strategie – per la maggioranza che sostiene il Governo: ieri l'amministratore delegato dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, ha annunciato le dimissioni, insieme con due membri del Consiglio di amministrazione Vera Fiorani e Antonella D'Andrea, che rappresentavano Ferrovie dello Stato dopo l'avvio del processo di fusione deciso dal precedente ministro Delrio. E proprio le divergenze sul matrimonio tra Anas e FS stanno alla base della richiesta di Toninelli di liberare la poltrona al vertice della società stradale, perché l'ex amministratore delegato era favorevole all'operazione, mentre il ministro dei Trasporti ha pubblicamente dichiarato che intende interromperla. Con queste dimissioni decade l'intero Consiglio d'amministrazione e oggi sarà probabilmente indicato quello nuovo.
Ricordiamo che il 25 luglio, il ministro Toninelli aveva fatto decadere il Consiglio d'amministrazione di FS, usando la Legge Frattini, nominandone uno più favorevole alla politica dell'attuale maggioranza. Toninelli è ora indirizzato a integrare le ferrovie sul più sul versante del trasporto, con la presentazione di offerta per acquisire una quota rilevante di Alitalia, che su quello delle infrastrutture, come era l'intenzione del Governo precedente con la fusione con Anas.
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