La gara per ottenere il Molo Polisettoriale del porto di Taranto è stata vinta dall'ultimo arrivato, ossia la società terminalista turca Yilport Holding, che aveva consegnato l'offerta dopo due provenienti da imprese italiane. Oggi, infatti, il Comitato di Gestione dell'ASP del Mar Ionio ha approvato la proposta del suo presidente di accogliere la domanda giunta il 3 luglio dalla società turca e concedere l'autorizzazione per 49 anni per l'intero Molo Polisettoriale, con l'esclusione della Calata 5 e aree retrostanti. La Yilport vi realizzerà un terminal multipurpose, con particolare riferimento alla movimentazione dei container, di merci varie e ro-ro.
L'Autorità spiega che la decisione arriva dopo "la definitiva valutazione positiva della Commissione Interna Permanente e in considerazione della rilevanza del proponente e della portata operativa e di mercato della richiesta concessoria tale da far emergere, sotto vari punti di vista, l'evidente concreta opportunità di perseguimento degli interessi pubblici tesi a garantire la più ampia e proficua utilizzazione del Molo Polisettoriale, il rilancio occupazionale, l'incremento dei traffici portuali e della logistica, nonché la valorizzazione delle infrastrutture realizzate e realizzande, nonché del ruolo del porto di Taranto e del sistema portuale italiano nello scenario del Mediterraneo ed internazionale".
Un elemento che ha giocato a favore della società turca è la sua quota di partecipazione del 24% nel capitale della compagnia marittima francese Cma Cgm, la terza nel mondo per il trasporto di container, che favorisce la speranza del ritorno delle portacontainer nello scalo pugliese, dopo l'abbandono da parte di Evergreen e Cosco. Resta però l'incognita del ricorso al Tar Puglia presentato da uno dei candidati escluso, il Consorzio Southgate Europe Terminal, che contesta la legittimità della domanda presentata da Yilport. Vedremo se ci saranno altri ricorsi contro la decisione di oggi.
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