Dal prossimo anno imbarcare camion e semirimorchi sulle navi di Moby e Tirrenia sulle linee da e per la Sardegna e la Sicilia costerà più caro alle società di autotrasporto. Lo si apprende dal piano industriale 2018-2023 che il gruppo controllato da Vincenzo Onorato ha allegato al progetto di fusione che prenderà forma (salvo imprevisti) entro fine anno e che porterà tutte le attività sotto Compagnia Italiana di Navigazione. Al capitolo "politiche commerciali e sviluppo del business" questo piano prevede "un incremento delle tariffe medie applicate sul trasporto merci per un effetto prezzo sul totale ricavi merci pari al +24% nel 2019, +8% nel 2020, +1,2% nel 2021 e +0,5% medio per i restanti due anni del piano mediante riduzione degli sconti attualmente applicati". A fronte di questa nuova politica tariffaria merci la "nuova Cin" si aspetta una decrescita nel 2019 pari all'1,1% dei metri lineari trasportati, mentre a partire dal 2020, in virtù di un previsto eccesso della domanda rispetto alla capacità disponibile sul mercato, si prevede un incremento dei metri lineari trasportati pari all'8% nel 2020 e del 2% a partire dal 2021.
Il piano di sviluppo del Gruppo a seguito della fusione di Moby in Cin prevede nel corso dei prossimi anni la cessione di sei navi, il noleggio di tonnellaggio più moderno, capace ed eco-compatibile, l'ingresso nel mercato del rimorchio d'altura e il rinnovo sia del finanziamento con le banche in scadenza nel febbraio 2021, sia del bond da rimborsare a febbraio 2023. Lo scopo a lungo termine di questa operazione "è concentrare e consolidare quanto più possibile le risorse necessarie, da un punto di vista finanziario, strategico, commerciale in una sola entità in grado di rafforzare la preminenza della nuova Cin".
Per quanto riguarda le operazioni sulla flotta, Cin intende procedere tra il 2019 e il 2021 alla cessione di sei unità ro-pax, stimando di incassare complessivamente 305 milioni di euro e ottenendo plusvalenze per 145 milioni (rispettivamente 19,9 milioni nel 2018, 75,7 milioni nel 2019, 26 milioni nel 2020 e 23,6 milioni nel 2021). In parallelo l'azienda provvederà a noleggiare "navi merci e passeggeri di ultima generazione atte a integrare la flotta sociale, eventualmente sostituendo le unità per le quali è prevista la cessione".
Tra gli altri assunti posti alla base del piano quinquennale di sviluppo dalla balena blu ci sono la proroga dei contributi pubblici garantiti dallo Stato a Tirrenia almeno fino al 2023 (Moby-Cin si aspetta che l'aggiudicazione della nuova convenzione si perfezioni oltre l'orizzonte del piano), l'atteso esito positivo del ricorso sulla sanzione dell'Antitrust per abuso di posizione dominante (pari a 29 milioni di euro), il rinnovo della concessioni del terminal Sinergest a Olbia (scaduto ad agosto 2018) e di Livorno Terminal Marittimo (in scadenza nel 2019), il rinnovo della concessione per l'attività di rimorchio portuale a Sarroch, Oristano e Porto Torres, e infine la posticipazione degli investimenti nella società Porto Livorno 2000 (oltre al 2023) in virtù dei ritardi occorsi in sede di aggiudicazione della stessa.
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!