L'inchiesta che ha portato al sequestro dei beni aziendali e personali del rappresentate legale e di quello di fatto è iniziata con una verifica fiscale della Finanza verso l'impresa di autotrasporto che ha sede a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, da cui è emerso che la società non aveva presentato la dichiarazione dei redditi relativa al 2016, attuando una "consistente evasione fiscale", come scrive in una nota il Procuratore Maria Antonietta Troncone, titolare dell'indagine. Approfondendo l'inchiesta, i Finanzieri hanno scoperto che pochi giorni prima della scadenza per presentare la dichiarazione fiscale, il rappresentante legale della società aveva passato la carica a un prestanome "al solo fine di sottrarsi alle relative responsabilità penali e amministrative derivanti dall'omessa denuncia di redditi per circa un milione e mezzo di euro". Quindi, la Procura ha chiesto il sequestro preventivo dei beni della società e delle due persone coinvolte, per un valore complessivo di oltre 80mila euro, richiesta approvata dal Giudice per le indagini preliminari e poi attuata dalla Guardia di Finanza di Marcianise.
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