Così come preannunciato già anche da altre compagnie di navigazione, il Gruppo Grimaldi da inizio 2019 applicherà un rincaro delle tariffe di trasporto dei rotabili sia sulle linee italiane che nel resto del Mediterraneo. Si va da rincari fino a 7 euro sulle linee fra Italia e Grecia, fra Italia e Spagna e fra Italia e Marocco, fino a 6,6 euro per quelle con la Sicilia e fino 6 euro per quelle con la Sardegna e per quelle fra Italia e Tunisia. Più contenuti gli aumenti sui collegamenti Ravenna - Brindisi, Venezia - Bari e Genova - Salerno dal momento che non supereranno i 3,5 euro per mezzo.
Lo si apprende da una comunicazione inviata dal gruppo partenopeo alle aziende di trasporto e logistica, dove si legge che "l'aumento del costo del carburante ha impattato fortemente sulle attività del settore armatoriale nel corso degli ultimi cinque anni. In aggiunta a ciò, a partire dal 1° Gennaio 2020, entrerà in vigore un nuovo regolamento che imporrà una riduzione globale delle emissioni di CO2 attraverso l'uso di carburanti, come il gasolio, contenenti basse concentrazioni di zolfo. Sino ad oggi le compagnie di navigazione hanno potuto utilizzare nel Mediterraneo un carburante contenente fino al 3,5% di zolfo, mentre dal 1° Gennaio 2020 saranno obbligate a usare un carburante più costoso contenente solo lo 0,5% di zolfo".
Grimaldi, che così come gli altri operatori dovrà rispettare il nuovo regolamento emanato dall'International Maritime Organization, afferma di aver già da tempo messo in atto azioni finalizzate al contenimento delle emissioni attraverso una politica di investimento di oltre 100 milioni di euro volta all'installazione di scrubber (grandi catalizzatori) su tutta la flotta. "È evidente che per rispettare le condizioni imposte dall'IMO sul livello di emissioni di CO2, il nostro gruppo ha subito costi extra che si sommano a costi fissi accresciuti ulteriormente a causa di alcuni miglioramenti nei servizi, come il rinnovamento della flotta e l'utilizzo di nuove tecnologie come le batterie a litio e scrubber che rappresento investimenti molto significativi", si legge ancora nella comunicazione.
"Inoltre, come noto, sono aumentati i costi per le operazioni di imbarco/sbarco dei mezzi commerciali e le tariffe portuali. In aggiunta è aumentato anche il costo degli equipaggi italiani ed europei, di cui si fa esclusivo utilizzo, sulle navi passeggeri e carico impiegate su rotte internazionali e su navi passeggeri e carico adibite ai traffici di cabotaggio nazionale" .Per queste ragioni il Gruppo Grimaldi introdurrà a partire dal 1 Gennaio 2019 un adeguamento del nolo mare per i veicoli sia pieni che vuoti ma precisa che le sue richieste di adeguamento "sono inferiori rispetto a quelle dei nostri concorrenti grazie a una flotta efficiente e con maggior capacità di stiva che ci consente di essere più competitivi e sostenibili rispetto al mercato".
Nicola Capuzzo
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