Mentre nel porto di Livorno deflagrava la bomba giudiziaria dell'indagine avviata dalla Procura per presunto abuso di ufficio sulla concessione temporanea di alcuni accosti rilasciate nel decennio passato, il Gruppo Grimaldi si è aggiudicato un'altra preziosa area in porto. Lo rivela Costantino Baldissara, direttore commerciale e operativo del gruppo partenopeo, annunciando l'imminente chiusura dell'affare che porterà Grimaldi a insediarsi nell'ex fabbrica Trinseo, a pochi metri di distanza dal L.T.M. Livorno Terminal Marittimo controllato dal principale concorrente, il gruppo Moby.
"Confermo che abbiamo firmato il compromesso e chiuderemo a breve, appena completate le opere di bonifica, l'acquisizione dell'area dove sorgeva lo stabilimento di Trinseo. Si parla di circa 115mila metri quadrati dove l'investimento previsto per il nostro gruppo è nell'ordine dei 15 milioni di euro", ha precisato Baldissara, aggiungendo che "il piazzale sarà utilizzato per la nostra attività di movimentazione delle auto ma non abbiamo in previsione di realizzare un silos per lo stoccaggio dei mezzi".
Con questa operazione, il gruppo armatoriale napoletano s'impossessa di un'area ampia proprio nel cuore del porto livornese che per Grimaldi rappresenta uno snodo cruciale sia per le linee di cabotaggio marittimo che per la logistica automotive. La porzione di banchina in questione, che non gode di accesso diretto al mare ma è direttamente raccordata alla ferrovia, è attualmente occupata dalle infrastrutture logistiche che il gruppo Trinseo (multinazionale attiva nella produzione di plastiche stireniche, gomme e lattici per l'industria cartaria) aveva utilizzato fino alla definitiva chiusura dell'attività, avvenuta nell'estate del 2016.
Le cronache locali raccontano che una delle ragioni che avevano portato a questa chiusura era la difficoltà a far arrivare e partire treni misti carichi di prodotti chimici e di materie prime per l'industria della plastica dopo l'inasprimento delle regole conseguenti alla strage di Viareggio. Un fattore che aveva di fatto reso sempre meno competitiva la possibilità di servire via ferrovia lo stabilimento Trinseo interno al porto e, anche per questo, la proprietà americana ne decretò la chiusura. Criticità logistiche e normative che non dovrebbero invece riguardare le auto o comunque i prodotti dell'industria automotive e per questo nei piani di Grimaldi è probabile ci sia anche uno sfruttamento della modalità ferroviaria per i veicoli in arrivo e in partenza dallo scalo.
Nicola Capuzzo
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