A poche ore dalla parziale approvazione della riforma dell'autotrasporto alla Commissione Trasporti dell'Europarlamento, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – più quelli autonomi Faisa Cisal e Ugl Fna - hanno confermato lo sciopero nazionale di 24 ore degli autisti di veicoli industriali indetto per lunedì 14 gennaio 2018 e quello degli autisti del trasporto pubblico locale di passeggeri indetto per lunedì 21 gennaio. Per quanto riguarda l'autotrasporto merci, le sigle spiegano che "pur registrando una moderata soddisfazione per le misure non approvate dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo sui tre pilastri del Mobility Package, che riteniamo sarebbero devastanti per le condizioni di lavoro e sicurezza, il quadro resta molto negativo con profonde divisioni tra delegazioni nazionali e gruppi politici".
La votazione di ieri è solo il primo passo della procedura parlamentare. Infatti, il testo approvato in Commissione Trasporti dovrà passare prima al vaglio dei coordinatori della commissione stesso e poi al voto della sessione plenaria, che dovrebbe avvenire entro la fine di gennaio. A tale proposito, i sindacati italiani affermano che "è opportuno tenere alta l'attenzione affinché il Parlamento europeo non adotti misure che siano contro la sicurezza dei lavoratori e degli utenti della strada".
Sul voto del 10 gennaio è intervenuta anche la confederazione europea dei sindacati Etf, che ha definito il risultato frutto di "caos e indecisione". La confederazione apprezza comunque un fatto positivo della votazione: "I lavoratori e i loro sindacati sono contenti nel vedere che non esiste una maggioranza sulle riforme che legalizzano lo sfruttamento, il dumping sociale e le condizioni di lavoro pericolose", ha affermato il presidente Frank Moreels. Il segretario generale dell'Etf, Eduardo Chagas, ha aggiunto che "il tempo stringe prima delle elezioni europee di maggio, ma se il pacchetto tornerà presto all'Europarlamento avremo bisogno di un significativo passo avanti sulla sui tempi di guida e di riposo. È chiaro che il dibattito in Parlamento, e quindi l'intero Pacchetto Mobilità, sarà bloccato a meno che i deputati non raggiungano un accordo equo sulle condizioni per i conducenti e sulla sicurezza per tutti gli utenti della strada".
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