Il 18 gennaio 2018, FFS Cargo comunica di essere diventata una società indipendente del Gruppo FFS e non più una Divisione, precisando che con questa operazione le Ferrovie svizzere pongono le basi per l'ingresso di terzi, seppure con una quota di minoranza. "Gli obiettivi prioritari saranno continuare ad assicurare ai clienti nel traffico merci un'offerta qualitativamente elevata e rendere concorrenziale l'azienda", precisa una nota, aggiungendo che "dopo il contraccolpo finanziario del 2017, nel 2018 la Divisione Merci ha nettamente migliorato il proprio risultato". La scissione dal Gruppo FFS avverrà in modo graduale nel corso del 2019. La trasformazione rinnoverà anche il Consiglio d'amministrazione di FFS Cargo, con l'obiettivo di aprirlo verso l'esterno. Sono già arrivare sul tavolo della società alcune offerte per acquisire quote, che sono in fase di esame e negoziazione.
Dal punto di vista operativo, FFS Cargo vuole rafforzare il traffico a carri sistematico nelle aree economiche con elevati volumi di merci. Questo settore ha registrato nel 2018 una lieve crescita del fatturato dell'1,7 percento. Il traffico a carri isolati per trasporti di piccole quantità, invece, ha nuovamente subito un calo rispetto al 2017 (–2,4 percento) ed è sempre più sotto pressione. "FFS Cargo sta quindi valutando insieme ai suoi clienti le possibili alternative a un servizio a giorni fissi", afferma la società, aggiungendo che "le parti coinvolte hanno dimostrato grande comprensione e quindi non si prevedono sorprese".
Nel complesso, il traffico merci ha ha archiviato il 2018 in modo nettamente migliore rispetto all'anno precedente, tornando in positivo. "FFS Cargo SA ha così stabilizzato e ampiamente migliorato il proprio risultato finanziario ben due anni prima di quanto previsto dal piano di risanamento. Le cifre dimostrano che l'attuale programma di risanamento e ulteriore sviluppo è efficace. FFS Cargo intende quindi compensare anche quest'anno le mancate sovvenzioni. L'obiettivo è tornare a reinvestire in modo sostenibile entro il 2023", conclude la nota.
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