Dopo il sequestro del viadotto Puleto del 16 gennaio, che ha causato la chiusura al traffico della Statale 3bis tra Canili e Valsavignone, i veicoli industriali che viaggiano tra Umbria e Romagna devono compiere deviazioni tra 80 e 200 chilometri, complicate anche dalle nevicate sull'Appennino. Dopo il sequestro, l'Anas ha presentato al Tribunale di Arezzo la documentazione che dimostrerebbe la sicurezza al transito dei veicoli, almeno quelli leggeri, e si sperava che dopo la sua lettura il magistrati attuassero una qualche forma di riapertura del viadotto già oggi. Invece non è giunto alcun provvedimento, anzi pare che i magistrati abbiano ancora dei dubbi sulla sicurezza del ponte e chiedono l'avvio rapido dei cantieri per consolidare la struttura. Intanto, la stampa locale avanza l'ipotesi di un ricorso al Tribunale del Riesame da parte dell'Anas e parlano di un'eventuale richiesta di risarcimento dai gestori di alcune aree di servizio, che hanno perso la clientela.
Sulla vicenda si sta muovendo anche l'autotrasporto. Il presidente della Fita Cna della Toscana, Giuseppe Brasini, chiede che prima di prendere decisioni sulla riapertura del viadotto Puleto ai veicoli leggeri "è necessario un confronto per trovare soluzioni che non penalizzino il trasporto merci costringendolo a percorsi alternativi che aumentano i tempi di percorrenza e di conseguenza i costi". In particolare, Brasini chiede "il ripristino tempestivo della vecchia Tiberina 3bis, chiusa da anni a causa di frane" per evitare i lunghi percorsi alternativi.
Il segretario nazionale della Fiap, Silvio Faggi, concorda sulla riapertura della vecchia Statale, che però è solo una "misura tampone". Per Faggi è necessario intervenire in maniera strutturale sull'intera direttrice che va da Orte a Ravenna, per continuare fino a Venezia: "Questa rotta è fondamentale per le esportazioni italiane dirette verso l'Europa centrale e orientale e ora è servita sulla Statale 3bis fino a Ravenna, che è stretta, priva di corsia di emergenza e soggetta a continui cantieri, soprattutto sul Verghereto, per proseguire con la Statale Romea, che è ancora peggio perché attraversa centri abitati ed è spesso teatro d'incidenti. Bisogna riprendere in mano il progetto dell'autostrada tra Orte e Venezia, che era pronto ma che è stato bloccato dal precedente ministro dei Trasporti".
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