Una nevicata straordinaria che in 24 ore ha riversato sull'autostrada del Brennero "una quantità di neve che, di norma, cade in due mesi, con accumuli repentini che hanno sfiorato il metro", come spiega la società Autobrennero, che unita a una valanga che ha invaso entrambe le carreggiate la mattina di sabato 2 febbraio hanno costretto centinaia di automobilisti e camionisti a trascorrere la notte tra venerdì e sabato sull'autostrada tra Chiusa e Dogana del Brennero. Finalmente, la mattina di sabato gli spazzaneve hanno riaperto la strada, ma per l'intera giornata di domenica i veicoli hanno viaggiato a passo ridotto e anche lunedì mattina si segnalano forti disagi. La situazione poteva essere peggiorata dal divieto al transito dei veicoli pesanti imposto dall'Austria nel fine settimana, che però è stato rimosso sabato per alleggerire la situazione sul versante italiano. Comunque, anche questa mattina si segnalano code di veicoli pesanti in direzione nord, tra Chiusa e Vipiteno.
Questo inferno ha scatenato anche la polemica tra la società Autobrennero e le associazioni dell'autotrasporto. In una nota diffusa nel pomeriggio di domenica, Autobrennero ha annunciato il ritorno alla normalità, almeno per quanto riguarda la neve, precisando che è la prima volta che l'autostrada è stata bloccata per una nevicata. Ma nello stesso comunicato la società ha aperto le ostilità: "I blocchi alla circolazione sono da attribuirsi a coloro che, ignorando scientemente l'ordinanza della Direzione tecnica generale che imponeva il divieto di transito ai veicoli sprovvisti di dotazione invernale, si sono ugualmente avventurati verso il passo del Brennero, a 1400 metri di quota durante l'intensa nevicata, trasgredendo con grande frequenza anche il divieto di sorpasso imposto ai mezzi pesanti. A questo si è sommato il comportamento irresponsabile di numerosissimi motociclisti che, pur di raggiungere un motoraduno in Baviera, hanno proseguito il viaggio sotto la nevicata divenendo protagonisti di numerose cadute con immediate ripercussioni sulla viabilità".
In una dichiarazione all'Ansa, il direttore tecnico generale dell'A22, Carlo Costa, ha parlato ancora più chiaramente: "La situazione in autostrada del Brennero è stata causata da numerosi mezzi pesanti non attrezzati, che sono scivolati e si sono messi di traverso. Per raggiungere i camion bloccati, dobbiamo intervenire contromano e tirarli fuori uno ad uno, a mano con la pala. Ci sono mezzi con gomme lisce e addirittura senza gancio di traino". La società autostradale ha anche precisato che la Legge non le consente di controllare la dotazione invernale dei veicoli ed eventualmente di fermare quelli che non sono idonei.
La risposta delle associazioni degli autotrasportatori non hanno tardato. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha dichiarato che "il caos dell'A22 non è colpa dei trasportatori con i loro camion, ma semplicemente della politica austriaca di blocco del traffico commerciale", precisando che "da anni per i camion non esistono più pneumatici estivi e invernali, ma solamente pneumatici M+S, vale a dire gomme valide per tutte le condizioni, sia in inverno che in estate. Dunque non corrisponde a verità che quanto accaduto sull'A22 sarebbe colpa degli pneumatici estivi montati sui camion".
Per Baumgartner, il blocco dipende dalle politiche austriache "Come ormai accade da tempo, ogni venerdì sera si forma una lunga colonna di mezzi pesanti sull'A22 versante a sud del Brennero, per il divieto notturno e il nuovo divieto di circolazione del sabato mattina in Tirolo e venerdì scorso, con la nevicata e la presenza di camion sulla corsia di destra, non era possibile una pulizia ottimale del manto stradale da parte dei mezzi per lo sgombero della neve".
Sul mancato rispetto del divieto di sorpasso durante la nevicata denunciato dalla società autostradale, il presidente di Anita spiega che "i mezzi pesanti che trasportano merci deperibili o quelli autorizzati a circolare anche di notte, per evitare di restare bloccati dall'entrata in vigore dei divieti austriaci, hanno ovviamente cercato di sorpassare la colonna di camion, ma dovendo oltrepassare una parte di manto stradale non pulito dalla neve hanno avuto problemi". Anita chiede al Governo italiano d'intervenire per contrastare "la politica unilaterale dell'Austria contro il traffico commerciale, che oltre a procurare frequenti incolonnamenti sull'A22, danneggia enormemente l'economia italiana e dell'Alto Adige".
Anche la Fita Cna è intervenuta sulla questione: "È risaputo che la miglior difesa è l'attacco e quindi il dottor Costa ha ritenuto di addossare la responsabilità del caos neve verificatosi sull'autostrada del Brennero all'incuria degli autotrasportatori, alle gomme lisce dei loro mezzi pesanti, alla carenza di catene a bordo, ai sorpassi avventati ed in dispregio dei relativi divieti", afferma l'associazione, definendo queste affermazioni "puerili" perché "in questo periodo, i professionisti della strada che percorrono queste tratte, per la loro sicurezza e per quella di tutti gli utenti della strada, possono non portare il costume da bagno ma certamente non sono privi di gomme antineve e catene ed usano tutti gli accorgenti possibili per evitare l'intraversamento dei mezzi". Perciò, l'autostrada del Brennero deve "assumersi le sue responsabilità per non avere saputo gestire l'evento meteorologico e per aver determinato il blocco dei camion arrecando ingenti danni alle imprese ed all'economia in generale".
La Fita aveva già sollecitato la scorsa estate il vice-ministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, a compiere il censimento delle risorse che le società autostradali mettono a disposizione in caso di nevicate. "Le criticità denunciate dagli utenti rimasti bloccati, evidenziano palesi carenze del concessionario e conseguentemente, sia l'incapacità di rimuovere le situazioni di criticità in un tempo congruo, sia l'inettitudine ad adottare azioni volte tempestivamente ad attenuare ogni disagio di maggiore rilevanza", aggiunge l'associazione dell'autotrasporto, chiedendo al Governo "di fare chiarezza, una volta per tutte, sulla capacità di gestione di questi potentati che tanto prendono dalle imprese, dagli utenti, dallo Stato ed hanno anche il vezzo di addossare ad altri responsabilità che sono palesemente loro!"
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