Hapag-Lloyd ha firmato all'inizio di febbraio 2019 un contratto con i cantieri cinesi Huarun Dadong Dockyard per trasformare i propulsori della sua portacontainer Sajir da 15mila teu per essere alimentati sia con gas naturale liquefatto, sia con olio combustibile a basso tenore di zolfo (Lsfo), riducendo le emissioni di CO2 dal 15% al 30% e quelle del particolato fino al 90%. La Compagnia intende usare il gas naturale liquefatto come combustibile primario, lasciando l'olio combustibile come riserva.
"Con la conversione della Sajir, saremo la prima compagnia marittima al mondo a compiere una conversione di una portacontainer di tale dimensione al gas naturale liquefatto", dichiara Richard von Berlepsch, managing director Fleet Management di Hapag-Lloyd, aggiungendo che: "attuando questa sperimentazione senza precedenti speriamo di acquisire competenza per il futuro e aprire la strada alla conversione verso combustibili alternativi di grandi navi".
La Sajir è una delle diciassette navi di Hapag-Lloyd progettate per essere già pronte alla conversione verso il gas naturale liquefatto e quindi anche la altre sedici portacontainer potranno essere trasformate, anche se per ora la compagnia tedesca non precisa se e quando intende farlo.
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