L'8 febbraio si è svolto a Bolzano un vertice convocato dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, cui hanno partecipato il commissario del Governo Vito Cusumano, il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e i vice-presidenti del Tirolo austriaco Ingrid Felipe e Josef Geisler, per discutere di nuove misure da intraprendere sul traffico pesante lungo l'asse del Brennero, dopo il blocco di quindici ore causato dalla neve nella notte tra l'1 e il 2 febbraio. Uno dei provvedimenti decisi è attuare un dosaggio dei veicoli industriali in caso di eventi eccezionali, con il loro blocco già nella parte pianeggiante dell'autostrada A22.
Questo provvedimento ha scatenato la dura reazione delle associazioni italiane dell'autotrasporto. "Il dosaggio dei mezzi pesanti è una follia", ha dichiarato il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, spiegando che è anche "un controsenso: distribuire il traffico in cinque giornate anziché in sette, non fa che concentrarne la consistenza diminuendone la fluidità e facendo di conseguenza crescere l'inquinamento atmosferico". Uggè conclude affermando che "le misure adottate dall'Austria e condivise dai partecipanti al vertice di venerdì scorso non solo sono repressive e vanno contro l'Unione Europea, ma danneggiano l'intera economia del nostro Paese, che si muove grazie al sistema dei trasporti. Un sistema che non può essere bloccato né limitato in questo modo assurdo".
L'associazione confindustriale Anita chiede esplicitamente l'apertura sulle 24 ore dei giorni feriali dell'asse del Brennero per la circolazione dei veicoli pesanti perché "la ferrovia non è ancora in grado di costituire una valida alternativa per trasportare carichi aggiuntivi, in termini di capacità dei terminal e disponibilità sulle tratte ferroviarie". Per dimostrare questa affermazione, l'Anita porta il caso del terminal ferroviario di Colonia Eiffeltor, che il 5 febbraio 2019 ha raggiunto il limite della propria capacità, disponendo il blocco di accettazione dei carichi fino al giorno successivo. Inoltre, "RFI lo scorso venerdì 1° febbraio, quando si stava preannunciando la criticità sull'Autobrennero, a partire da mezzogiorno ha parzialmente e dalla sera completamente bloccato il trasporto merci via ferrovia attraverso il Brennero, mantenendo questo blocco fino al mezzogiorno di lunedì 4 febbraio". Il presidente dell'associazione, Thomas Baumgartner ha dichiarato che "noi operatori, quando ci è consentito, utilizziamo la ferrovia il più possibile per non oberare l'Autobrennero durante il giorno e per evitare in futuro altre situazioni caotiche in strada. Attualmente, non ci sono le condizioni per un maggiore trasferimento dalla strada alla rotaia", quindi "il Tirolo deve intervenire e concedere il passaggio notturno degli automezzi pesanti",
Sulla questione del Brennero è intervenuto anche il presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, per cui "è giunto il momento di superare un dibattito ormai stanco ed improduttivo sull'A22 e sul Brennero che è l'unica porta d'ingresso ai mercati dell'Europa centrale e del Nord per le produzioni italiane. È indispensabile che ciascuno faccia la propria parte per governare la situazione prodottasi". In concreto, Confartigianato chiede che le due Provincie di Bolzano e Trento "facciano squadra col ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli e il Governo centrale e, seguendo l'esempio delle parti sociali, sostengano con forza in tutte le sedi la contrarietà dell'Italia alle misure unilaterali di divieto imposte dall'Austria. L'Italia tutta sia unita, con un'unica voce, nei confronti dell'Austria, che celandosi dietro ragioni di carattere ambientale, sta arrecando danni enormi all'economia italiana".
La questione, aggiunge Genedani, deve investire anche la Conferenza Stato-Regioni, che è la sede privilegiata della negoziazione politica tra le Amministrazioni centrali e il sistema delle autonomie regionali. In concreto, anche l'associazione artigianale chiede l'apertura 24 ore dell'asse del Brennero e la revoca del divieto di sorpasso dei veicoli industriali sull'autostrada A22, introducendo il sorpasso dinamico (ossia con divieti variabili in funzione delle condizioni di traffico). "Per di più occorre che la dirigenza della A22 rifletta pure sulle cause che le recenti nevicate hanno evidenziato sia in termini d'informazione che di apprestamenti di sicurezza statica e dinamica purtroppo limitati ed insufficienti", conclude Genedani.
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