Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio è iniziato lo sciopero dei lavoratori delle piattaforme Gls italiane, indetto dal sindacato di base SiCobas contro il programma di ristrutturazione che prevede anche licenziamenti a Piacenza, dove secondo la sigla l'adesione è stata totale. SiCobas sostiene che la società che gestisce le filiali, Gls Enterprise, non intende avviare una trattativa nazionale. Alcune comunicazioni sindacali riferiscono che sono rimaste ferme anche altre piattaforme del corriere, tra cui quelle di Brescia e Pizzighettone, in provincia di Milano, mentre adesioni allo sciopero si registrano in diverse località italiane.
Un'altra sigla del sindacalismo di base, la Usb, ha proclamato uno sciopero nazionale della logistica per venerdì 22 febbraio 2019 contro le irregolarità negli appalti, il caporalato e le false cooperative. Anche in questo caso, il comunicato fa riferimento alla Gls, ma anche al processo di riorganizzazione di Tnt in seguito alla fusione con FedEx. Durante lo sciopero, il sindacato ha indetto una manifestazione a Roma e un incontro al ministero dello Sviluppo Economico.
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