Il 7 marzo 2019, i lavori di demolizione del ponte Morandi di Genova hanno subito una pausa perché, come ha spiegato Gabriele Mercurio, ingegnere di Polizia mineraria e membro della Commissione esplosivi della Prefettura, nella struttura sono state trovate tracce di amianto. Sebbene siano quantità minime, però richiedono un approfondimento prima di procedere con la distruzione tramite esplosivo, per evitare qualsiasi problema di ordine sanitario o ambientale. Solo dopo questo approfondimento i tecnici decideranno se proseguire con una esplosione controllata o applicare soluzioni alternative.
Sempre il 7 marzo, la Guardia di Finanza ha notificato dieci avvisi di garanzia per alcuni dipendenti di Spea Engineering e Autostrade per l'Italia, società del Gruppo Atlantia, che si aggiungono alle ventuno persone già sotto indagine per la morte di 43 persone. Proprio il Gruppo controllato dalla famiglia Benetton ha presentato ieri il bilancio del 2018 con un fatturato di 6,9 miliardi, il 16% in più rispetto all'anno precedente. Ma cala il dividendo, proprio a causa del crollo del ponte Morandi, che ha inciso sulla redditività per 513 milioni.
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