In un momento in cui le grandi opere sono messe in discussione, il Transpotec diventa un'importante vetrina di ribaltabili e mezzi d'opera, anche in assenza dell'abbinamento con il Samoter come avvenne due anni fa. Segno che il comparto ha ancora margini di crescita e di sviluppo. Però quasi tutti gli allestitori vedono più nelle esportazioni il loro naturale sbocco piuttosto che nel mercato interno. "Le ultime commesse di un certo peso", conferma Marco Bettini fondatore dell'Emilcamion, da anni confluita nella Tecnokar di Spoleto, "le facciamo all'estero, per esempio in Albania. Il mercato va in quella direzione, nell'export".
Tecnokar ha esposto in fiera diversi modelli: Titanic Evolution, un ribaltabile bilaterale per trasporto rottame, robusto, stabile e leggero; Delfino in alluminio, un ribaltabile posteriore con cassa in lega leggera, dal nuovo profilo antivento che garantisce una tenuta ermetica della copertura e l'eliminazione di gancetti ed elastici; Talento Evolution, un ribaltabile posteriore per trasporto rottame, dal design innovativo, telaio agile e nuova struttura della cassa aerodinamica. Per il trasporto di rottami, ha mostrato il ben noto Supertop coibentato: ribaltabile posteriore vasca tonda in acciaio, declinato in un'ampia gamma di versioni, e a Verona configurato in kit asfalto per lunghe distanze e rigide temperature.
Emilcamion ha esposto la vasca S5 Evo, punta di diamante della produzione della Casa, che è offerta di serie nella configurazione con sponda posteriore ad apertura idraulica con spessori 6/4 mm. Il sistema idraulico dual-control gestisce l'apertura della sponda solo basculante oppure completamente alzata ad ala di gabbiano – a discrezione dell'operatore - anche durante il sollevamento del ribaltabile. Sensori elettrici controllano che il sollevamento del cassone avvenga comunque solo quando la sponda posteriore è fuori dai ganci di chiusura. L'altezza dell'apertura ad ala di gabbiano è stata portata di serie a 700 mm un fattore che, grazie alla sponda arcata, aumenta nella parte centrale lo spazio a 1000 mm rispetto al filo superiore delle pareti. Questo allestimento pesa 3850 chili. La sponda posteriore può essere a chiusura stagna tramite l'utilizzo di una guarnizione pneumatica attivata con un comando dalla cabina, mentre un sistema elettrico controlla che la guarnizione sia messa in pressione solo a sponda chiusa, e automaticamente; all'inserimento della presa di forza per lo scarico del ribaltabile la guarnizione si sgonfia.
Drago Ribaltabili espone un ribaltabile lungo 8.690 mm, alto 2.850, largo 2.550 con un volume di 24 m3. Poi espone un mezzo d'opera a 2 assi gemellati da 27 m3 di volume sempre bullonato che è la vera novità del Gruppo lombardo. I trailer sono anche fornibili in kit di assemblaggio. Paganinicar ha puntato sul nuovo modello 137 Psl MAX, un semirimorchio super alleggerito con cassone ribaltabile bilaterale a sonde idrauliche. È un nuovo semirimorchio che offre una maggiore larghezza interna da 2.445 mm per il carico di 34 europallet, è lungo 13.600 mm con le sponde da 1.240 e con una tara di 7.800 chili.
Mantella ha portato al Transpotec il semirimorchio a cassa poligonale Stratosphere 3.0, che ha fondo in acciaio antiusura Hardox 450 per garantire la massima durata nel tempo, mentre il telaio è realizzato in Strenx 960 che garantisce una elevata elasticità e resistenza anche impiegando bassi spessori di lamiera. Il telaio ha una struttura con travi a forma di 'Z' al posto del classico profilo a 'I' saldato. L'eliminazione delle travi saldate offre importanti miglioramenti nella resistenza a fatica e nell'efficienza produttiva e fornisce un aumento della capacità di carico, pur mantenendo un peso ridotto. L'utilizzo di questo tipo d'acciaio permette di abbassare il baricentro conferendo maggiore stabilità su strada. Il telaio ha anche una croce d'irrigidimento posteriore che assicura una perfetta stabilità in fase di ribaltamento. La sponda posteriore è disponibile nelle versioni con apertura basculante con lo sganciamento della sponda mediante cilindri idraulici e apertura con sponda idraulica. La sponda posteriore viene sollevata al di sopra dell'altezza delle pareti di 50 o 90 cm anche quando il cassone è abbassato. L' apertura a bandiera è a comando elettroidraulico e su tutte le versioni è disponibile la chiusura a tenuta stagna.
Il costruttore veronese Tabarrini ha portato alla fiera tre veicoli. Il primo è un semirimorchio 13.60 metri con telaio in acciaio ad alto limite di snervamento zincato a caldo e con due casse ribaltabili in alluminio con sponde laterali in alluminio, completo di vari accessori in acciaio inox tra cui anche il porta/bancali. Il secondo è un rimorchio due assi gemellato lungo 7.8 metri con telaio in acciaio e cassa ribaltabile bilaterale in alluminio specifico per trasporto cereali; questo rimorchio ha sponde laterali alte 1600 mm e una tara di 4600 kg. Il terzo è un rimorchio a tre assi gemellato ribassato lungo 8,1 metri, con pianale adatto al trasporto di fieieno e casse frutta. Ha telaio in acciaio zincato a caldo con struttura e pianale in acciaio inox, timone a collo d'oca allungabile. La tara è di 5000 chili.
Comes ha portato a Verona due ribaltabili, tra cui il Bridgeston carrato in HB450 o Hardox 500 da 19 o 22 metri cubi di volume e pianale da 8 o 10 mm con pareti d 5 a 8 mm. Pesa 4.100 chili nella versione con fondo e pareti 7/5 da 20 metri cubi di portata e come accessorio può montare il sistema lavasassi idraulico. Andreoli ha allestito su uno Scania 8x4 XT con passo da 4.150 mm un ribaltabile a cassa tonda. Infine, Schmitz ha mostrato, tramite il concessionario Agos, ha esposto lo S.KI SOLID con cassone isolato a sezione circolare da 24 mc. Nella variante del cassone in acciaio standard SR 7.2 le sponde laterali hanno un'altezza di 1.460 mm. Il materiale isolante impiegato riduce il peso di oltre 200 chili rispetto al modello precedente, ed è il medesimo Ferroplast dei semirimorchi frigo Schmitz Cargobull. Grazie alla struttura cellulare compatta, l'assorbimento idrico del nuovo materiale isolante si attesta ben al di sotto del 3 percento.
Massimiliano Barberis
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