Poche ore dopo l'annuncio della prosecuzione del dosaggio dei veicoli industriali pesanti lungo l'asse del Brennero anche nel secondo semestre di quest'anno da parte del Tirolo austriaco, con un calendario di quindici giorni da luglio a novembre, Conftrasporto ha diffuso oggi una nota in cui chiede l'intervento immediato del ministro dei Trasporti per "pretendere la cessazione del contingentamento dei Tir alla frontiera con la Germania, una misura che ha, come unico scopo, quello di penalizzare gli autotrasportatori italiani". A febbraio, sulla vicenda la Commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, aveva inviato una lettera al Governo austriaco per criticare tale provvedimento, ma evidentemente è stata ignorata da Vienna.
"L'Austria sta proseguendo in maniera imperterrita, e ha deciso di prorogare il dosaggio alla frontiera con la Germania anche nel secondo semestre di quest'anno, portando le giornate interessate alla misura a ben 32, contro le 27 del 2018", spiega il vice-presidente di Confetra, Paolo Uggè. "Questa cosa non è più accettabile, dato che abbiamo ancora ben presenti le immagini dello scorso anno quando, alla frontiera con la Germania e alla faccia della lotta all'inquinamento tanto cara al governo austriaco, si formò una fila di oltre venti chilometri di mezzi pesanti in attesa di poter rientrare in Italia". La confederazione chiede a Toninelli d'inviare a Vienna una protesta ufficiale, invitandola a annullare questo provvedimento.
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