Verso le 11:00 di questa mattina è stato rilevato un drone in volo vicino alle piste dell'aeroporto di Malpensa e per sicurezza lo scalo è rimasto in allarme per mezz'ora, ossia il tempo necessario a Polaria per verificare l'assenza di pericoli. In quel periodo, l'aeroporto è rimasto comunque aperto, ma con operatività limitata: tre voli sono stati dirottati a Linate e uno a Torino. Questo non è il primo episodio di questo tipo a Malpensa, perché anche il 3 marzo, intorno alle 19:00, un drone ha causato il dirottamento di alcuni voli verso Linate e Orio al Serio.
Questo episodio ripropone il tema dei droni in volo vicino a grandi aeroporti, anche se i casi italiani sono ancora lontani, per danni causati all'operatività, da quelli dello scalo inglese di Gatwick, che il 19 e il 21 dicembre 2018 è rimasto chiuso per la continua apparizione di un drone vicino a una pista, causando ritardi, annullamenti e dirottamenti di almeno un migliaio di voli. Il 21 dicembre, la Polizia arrestò due persone, che però vennero rilasciate poco dopo perché ritenute estranee ai fatti. Dopo questi eventi, il Governo britannico ha annunciato nuove misure per interdire il volo di droni vicino agli aeroporti e per aumentare i controlli.
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