Il Transpotec 2019 di Verona ha dato l'impressione di una certa vivacità del mondo dell'autotrasporto, anche se il quadro economico generale mostra segni di rallentamento e un calo consistente delle immatricolazioni dei veicoli industriali motorizzati nei primi tre mesi del 2019. In questo scenario, l'Anfia ha prodotto le statistiche delle immatricolazioni dei veicoli rimorchiati relative al 2018, con un confronto rispetto all'anno precedente. Purtroppo il segno prevalente è negativo, elemento che smorza le sensazioni positive rilevato nella fiera veronese. Infatti, il mercato italiano dei rimorchi è sceso dalle 16.149 unità immatricolate nel 2017 alle 15.509 del 2018, con una perdita secca del 4 percento.
Per quanto riguarda i dati dei singoli costruttori, si confermano ai primi tre posti i colossi tedeschi Schmitz, Krone e Kögel con, rispettivamente, 2.252, 1.793 e 1.732 unità vendute. Ma il primo costruttore segnava 2.396 mezzi immatricolati nel 2017 e quindi perde il sei percento del mercato, il secondo crolla del 14,5 %, poiché era a 2.098 mezzi, e il terzo lascia sul campo il 16%, perché nel 2017 immatricolò 2.062 unità. Gli stranieri sono sempre tallonati dal primo costruttore italiano, Menci, a 1.169 immatricolazioni (1.119 nel 2017), che risulta in crescita del 6,9%. Valore che sommato al secondo marchio italiano Zorzi, acquisito dalla stessa Menci pochi anni fa, che ha immatricolato 606 rimorchi (contro i 570 nel 2017, con una crescita del 6,3%), rendono Menci l'unico costruttore tricolore,a competere a pari passo per numeri con i tedeschi, con un immatricolato totale di 1.775 unità.
In quarta posizione, i numeri di immatricolato scendono a cifre attorno alle 700 unità: Viberti ne immatricola 757, ma era a 828 nel 2017 (-8,6%) e Tecnokar ne immatricola 740, a fronte delle 657 del 2017 (+12,6%). Poi si torna a parlare straniero con Lamberet a 562 isotermici immatricolati nel 2018 (518 nel 2017) in crescita dell'8,5% e Lecitrailer a 488, ma in calo dell'8,4% (era a 533 nel 2017). A seguire ancora uno straniero, Scharzmüller, a 351 contro 374 del 2017, con un calo del 6,1%. a Poche unità troviamo la Omar con 341 mezzi venduti nel 2018, era a 337 un anno fa, in crescita dell' 1,2%, poi i turchi Kaessbohrer e Orthaus, che in Italia stanno prendendo lentamente piede. Due Gruppi ben rappresentati in Italia che immatricolano 327 e 284 unità, il primo addirittura in crescita del 29,2%, perché era a 253 immatricolazioni nel 2017. In conclusione, nei primi dieci costruttori italiani troviamo ancora CCFC (241 immatricolazioni), Rolfo (179), Bartoletti (131) e Bertoja (125). Tra quelli stranieri ci sono Vlastuin (179 unità) e Chereau (149), poi le immatricolazioni scendono velocemente sotto le cento all'anno. Il che non è un buon segnale, e che aggiunto all'incertezza politica generale non fa ben sperare.
Massimiliano Barberis
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!