Dall'inizio di aprile 2019, la Polizia Stradale di Belluno si è fatta notare per due eventi. Il più recente riguarda la scoperta di cronotachigrafo alterato su un autoarticolato sloveno guidato da un autista serbo che il 12 aprile stava viaggiano lungo la Statale 50 per dirigersi in Inghilterra con un carico di rame. Una pattuglia della Polstrada lo ha fermato all'altezza di Fonzaso a mezzanotte scoprendo che il cronotachigrafo segnava riposo dal oltre cinque ore mentre, evidentemente, il conducente stava guidando. Probabilmente, il camionista riteneva che a quell'ora e su quella strada non sarebbe incappato in controlli, ma è stato sfortunato. Anzi, doppiamente sfortunato perché gli agenti hanno deciso di fermare il veicolo fino alla mattina successiva per portarlo in un'officina specializzata in verifiche tecniche sul cronotachigrafo, scoprendo un sistema di manomissione dell'apparecchio. Dall'analisi dei dati precedenti sono emerse diciassette violazioni ai tempi di guida e di riposo, che sono costati tremila euro e la sospensione della patente all'autista, più altri mille euro all'impresa titolare del veicolo, che è stato sottoposto a fermo cautelare.
Nei giorni precedenti, dal primo al tre aprile, la stessa Polstrada di Belluno ha svolto una campagna di controlli dedicati ai veicoli industriali che trasportano merci pericolose e su diciassette camion fermati gli agenti hanno riscontrato 27 infrazioni, di cui dieci relativi alla normativa Adr. Gli agenti hanno rilevato una grave violazione relativa all'efficienza dei veicoli che hanno comportato la sospensione della patente per l'autista e della carta di circolazione di un veicolo che trasportava Gpl. In un altro caso, la Polstrada ha sospeso la patente di un autista bosniaco che trasportava carburante per l'Austria fermato prima per violazione dei limiti di velocità, ma che poi al controllo mancava anche dei documenti sulla sicurezza e viaggiava senza avere inserito la carta del cronotachigrafo.
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