L'incidente più grave è avvenuto la mattina del 24 aprile 2019 nel garage di una ro-ro della Moby attraccata alla Calata Carrara del porto di Livorno per manutenzione straordinaria: un dipendente della compagnia marittima di 51 anni stava manovrando un carrello elevatore quando è stato investito da parte della strutture di un ponte elevatore, causandone la morte. Questo incidente mortale ha spinto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ha rilanciare la richiesta d'interventi per aumentare la sicurezza nei porti, tra cui spiccano l'armonizzazione delle Leggi 271 e 272 del 1999 con il Testo Unico su salute e sicurezza e lo sviluppo di programma di formazione continua dei lavoratori. I sindacati confederali stanno anche valutando un'importante iniziativa nazionale, che potrebbe prevedere uno sciopero.
Il sindacato di base Usb Lavoro Privato pone l'attenzione sulle banchine dove i veicoli industriali caricano i container, partendo da un incidente avvenuto il 27 aprile nel porto della Spezia, dove un container è caduto su un camion in attesa del carico. Questa volta, per fortuna, non ci sono feriti, ma questo evento segue di pochi giorni uno simile avvenuto al terminal Sech di Genova. "I lavoratori continuano ad essere in condizioni di pericolo, stressati da un impegno lavorativo pesantissimo, in attesa sotto pile di contenitori e, in alcuni casi, con il divieto di scendere dalla cabina di guida per mettersi a debita distanza dai container", scrive Usb in una nota, aggiungendo che "comunque tutti i lavoratori sono sottoposti a condizioni di pericolo dovute anche dai ritmi di lavoro sempre più stretti".
Il sindacato chiede alla Regione Liguria d'intervenire presso le Asl per spingerle ad aumentare le verifiche in banchina, "informando se del caso l'Autorità Giudiziaria delle inadempienza dei soggetti proprietari dei terminal e responsabili della sicurezza degli stessi". Il sindacato chiede anche l'abolizione della norma che obbliga l'autista a restare in cabina all'interno del terminal perché così egli rischia "di venir schiacciato dai carichi sospesi sovrastanti".
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