Il 12 dicembre 2019 sarà la data di avvio delle attività presso il nuovo terminal container in via di completamento (quantomeno per la prima fase) nel porto di Vado Ligure (Savona). Per il mercato del Mar Tirreno settentrionale, e più in generale per il Sud Europa, si tratta di una novità molto importante perché questa infrastruttura, in attesa del terzo trimestre del 2020 quando sarà realizzata per intero, fin da subito potrà accogliere le navi portacontainer di ultima generazione. Potenzialmente anche le unità da 22.000 teu che però ad oggi non sono inserite nelle rotazioni delle linee marittime che giungono negli scali liguri. Finora ai terminal Vte di Genova e al La Spezia Container Terminal le navi più grandi ormeggiate sono state quelle della serie Msc Istanbul da 16.600 teu di portata, 399,9 metri di lunghezza e 58,8 di larghezza.
Il nuovo Vado Gateway potenzialmente potrebbe infrangere questo primato perché per i primi nove mesi avrà già a disposizione un accosto lineari di 450 metri, 16 metri di pescaggi e gru di banchina in grado di lavorare fino a 23 file di container a bordo nave. Fino a quando (2022) l'Autorità portuale non avrà realizzato i lavori di abbattimento parziale dell'attuale diga, traslazione e estensione di circa 240 metri del nuovo molo (investimento da oltre 80 milioni di euro) è improbabile che a Vado arrivino navi superiori a 20mila teu di capacità. A proposito delle opere accessorie al terminal, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, ha elencato le opere stradali e ferroviarie connesse con la nuova infrastruttura. Fra queste figura un impegno di spesa da parte dell'ente di circa 24 milioni per il sovrappasso stradale che garantirà cinque corsie per il collegamento del piazzale del terminal con il retroporto e il parco ferroviario (completamento giugno 2019 sulla carta).
Alle spalle di Vado Gateway è prevista la realizzazione di un terminal intermodale in prossimità del Vio che in una prima fase garantirà tre fasci di binari da 450 metri e in una seconda fase un ulteriore binario della stessa lunghezza per un impegno di spesa da parte dell'Asp pari a 16,9 milioni di euro. Apm Terminals Vado Ligure ha l'obiettivo di movimentare il 40% dei container in arrivo e in partenza dalle banchine via treno e a questo proposito il vice-ministro alle infrastrutture e ai trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato di rivedere con Rete Ferroviaria Italiana l'Accordo di programma in atto al fine di incrementare lo sfruttamento dell'intermodalità dai porti liguri. Nel prossimo piano d'investimenti con il gestore della rete Rixi vuole inserire la ristrutturazione della linea ferroviaria di San Giuseppe di Cairo. Inoltre, intende ridefinire le linee e delle gallerie fra Savona e Genova per permettere anche al porto di Vado Ligure di sfruttare un domani il Terzo Valico e "completare il raddoppio della linea e la risagomatura delle galleria sulla linea Genova-Ventimiglia". A proposito dei tempi il vice-ministro ha dichiarato che "nei prossimi mesi cercheremo almeno di avere dei segnali importanti".
Nicola Capuzzo
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