Dalla fine di quest'anno e fino a quando le opera infrastrutturali ausiliarie alla nuova piattaforma container non saranno completate, le strade di Vado Ligure rischiano un grave congestionamento per il flusso veicolare di camion atteso per il trasporto dei contenitori. A sollevare questi timori è stato Andrea Benveduti, assessore della Regione Liguria con delega a Sviluppo economico, porti e logistica, che intervenendo a Genova a un convegno dedicato alla Via della Seta e agli scali marittimi ha ammonito: "Faccio parte del gruppo di coordinamento di Vado Ligure e posso dire che il nuovo porto presto sarà finito e la strada (di collegamento diretto con l'autostrada, ndr) ancora non c'è. Ogni giorno 800-900 camion si riverseranno sull'Aurelia per qualche tempo non appena la piattaforma contenitori sarà pronta". A proposito delle criticità successive al crollo del Ponte Morandi ha aggiunto: "Siamo usciti dalla condizione di emergenza subitanea ma non da quella di ritardo infrastrutturale cui soffriamo da decenni".
Le parole di Benveduti sulla nuova piattaforma container di Vado alimentano chiaramente le preoccupazioni soprattutto di chi con l'indotto dell'attività portuale dovrà conviverci. Il 12 dicembre 2019 è prevista l'inaugurazione del terminal che entrerà in funzione inizialmente solo su una porzione dei piazzali e degli accosti (400 metri su complessivi 700 a fine opera). Una volta a regime, l'infrastruttura potrà accogliere le navi portacontainer di ultima generazione e avrà una capacità annua di movimentazione pari a 860mila teu.
Per evitare una commistione fra il traffico di mezzi stradali provenienti e diretti al nuovo terminal container è stata progettata ed è in via di realizzazione una strada che dalle banchine arriva direttamente a un nuovo casello stradale in via Bossarino a Vado Ligure. Proprio il ritardo nel completamento di quest'opera è la causa per cui si riverseranno secondo quanto detto da Benveduti, oltre 800 camion al giorno sull'Aurelia. Paolo Cornetto - managing director di Apm Terminals Vado Ligure, la società che gestirà l'infrastruttura portuale vadese - cerca di gettare acqua sul fuoco precisando che "Apm Terminal non è direttamente coinvolta nella realizzazione del casello autostradale, che dipende dal ministero dei Trasporti e dal concessionario dell'autostrada. In ogni caso siamo consapevoli che si tratti di una infrastruttura critica per il futuro quando la piattaforma sarà a pieno regime e completamente utilizzata e pertanto ci auguriamo la sua realizzazione nel più breve tempo possibile, ma non possiamo fare altro che metterci a disposizione dei soggetti coinvolti per fornire il nostro supporto".
Cornetto ricorda anche che, "proprio per limitare il traffico di camion ci siamo comunque posti come obiettivo quello di trasportare via ferrovia sino al 40% dei contenitori che saranno movimentati a Vado Ligure. L'intermodalità infatti è uno dei temi su cui puntiamo maggiormente. Crediamo che con la forte automazione del terminal e le tecnologie avanzate che impiegheremo nel piazzale questo obiettivo sia realisticamente raggiungibile".
Nicola Capuzzo
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