Sono quasi un centinaio le imprese che hanno mostrato interesse ai prossimi appalti previsti per avviare i cantieri della Torino-Lione. Sono quelle che hanno partecipato a tre incontri promossi da Telt, il promotore della realizzazione e della gestione della tratta transfrontaliera del nuovo corridoio ferroviario europeo sotto il Moncenisio. Gli incontri si sono tenuti a Roma ospiti dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili, a Parigi a casa dell'omologa Fntp, la federazione dei lavori pubblici e a Napoli in occasione del Wtc, il congresso mondiale del tunnelling.
In queste occasioni i dirigenti di Telt hanno fornito tutti i dettagli dei lavori, dopo che nel marzo 2019 sono formalmente partiti gli "avis de marchés" che precedono gli appalti dei cantieri in territorio francese. Si tratta di tre lotti per un valore di 2,3 miliardi di euro. C'è tempo fino al 28 maggio 2019 per formalizzare le candidature. Dopo questa scadenza si avvia la fase di valutazione per selezionare i candidati ammessi a presentare un'offerta e successivamente Telt invierà i dossier di consultazione alle imprese individuate, dopo l'assenso (politico, ricordiamolo) delle istituzioni italiane e francesi. Il target cui si rivolgono gli "avis" è ampio perché non tocca solo in giganti delle costruzioni, ma anche le medie imprese, impegnate in raggruppamenti o come subappaltatori.
Tre i cantieri che partiranno da Saint-Jean-de-Maurienne verso il confine italiano, una tappa fondamentale per la realizzazione del tunnel di base. Previsti nove anni di lavori. Attualmente la fresa sta scavando sotto la montagna a Saint-Martin-la-Porte i primi nove chilometri di quella che diventerà una tratta della canna sud e vedrà passare i treni tra l'Italia e la Francia. A dispetto del fatto che sia formalmente considerato un tunnel di "esplorazione", la sezione dello scavo e la direzione è quella definitiva del tunnel di base.
Piermario Curti Sacchi
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