Il 9 settembre è il termine ultimo per presentare all'Asp della Sardegna un progetto per ridisegnare una parte consistente del porto di Olbia, che comprende la stazione marittima, l'are degli imbarchi, il terminale delle crociere, i parcheggi, gli spazi per i veicoli industriali. Per questo programma, l'Autorità portuale stanzia una cifra iniziale di sei milioni per una gestione ventennale che prevede un canone annuale massimo di 1,9 milioni. Questo è solo il primo bando, perché in un secondo momento l'Autorità ne pubblicherà un altro per realizzare la ristrutturazione e getsire l'impianto, dove il promotore della fase progettuale avrà una priorità se presentarà un'offerta economica uguale alla migliore presentata dagli altri partecipanti.
Il presidente dell'Autorità portuale, Massimo deiana, prevece che nel 2019 il porto di Olbia movimenterà oltre 200mila veicoli pesanti e oltre cinque milioni di tonnellate su gomma, aggiungendo però che "ultimamente il porto ha subito e non governato questo traffico, che non può essere più gestito secondo le modalità attuali". Le modifiche sono imposte dalle nuove norma sulla sicurezza, ma anche dall'aumento del traffico. Il contratto di gestione vigente è iniziato nel 1994 e nel 2004 è stato prorogato fino al 2018. Ora è in cosro un'ulteriore proroga fino al termine della gara.
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