Fercam ha avviato i collegamenti diretti tra Italia e Tunisia nel 2015 tramite un trasporto combinato che imbarca i semirimorchi a Livorno per sbarcarli a Tunisi. A quattro anni dall'esordio, la società altoatesina aggiunge cinquanta semirimorchi alla flotta che opera con il nord Africa. "La scelta di potenziare il parco mezzi è stata dettata dalla necessità di garantire un più ampio servizio alla nostra clientela sempre più numerosa", spiega Hans Splendori, direttore vendite della divisione Transport. "I risultati positivi del primo quadrimestre 2019 hanno confermato il trend favorevole per questo mercato, al punto da farci valutare in conformità con la strategia aziendale 2020, l'apertura di una seconda filiale nella Tunisia meridionale per poter offrire soluzioni logistiche sempre più performanti in linea con le esigenze del mercato".
La filiale tunisina di Fercam ha sede nella zona industriale di Rades, con un impianto di 7000 metri quadrati, di cui duemila destinati a magazzino doganale e ottocento a uffici. L'intera area è video-sorvegliata. Questa piattaforma è alimentata da collegamenti settimanali con i porti di Tunisi e Livorno e svolge, oltre al carico completo, anche servizi di distribuzione internazionale delle merci in import. Una seconda sede a Tunisi coordina il traffico e fornisce un servizio di assistenza e consulenza per il disbrigo delle operazioni doganali import ed export in Tunisia e Libia.
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