Ultima volata delle associazioni dell'autotrasporto per spingere il Governo a intervenire su alcuni nodi del settore, prima del fermo di agosto. In due diverse lettere, le sigle di Unatras pongono sul tavolo quattro interventi urgenti. La prima missiva è intestata a Unatras e diretta al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Dopo avere sottolineato che "nessuna delle problematiche indicate nelle sue precedenti lettere è stata sinora risolta", pone in primo piano tre questioni. La prima è il Brennero, un fascicolo che si aggrava sempre più a causa della raffica di provvedimenti emanati da Vienna per vietare o limitare il transito dei veicoli pesanti. A tale riguardo, Unatras chiede "un'azione forte presso la Commissione Europea". Il secondo punto è la pubblicazione periodica dei costi minimi d'esercizio "tenendo conto nella definizione numerica di tali valori delle indicazioni contenute nel Parere dell'Autorità Garante della Concorrenza del 2017, nonché dell'equo compenso, che un recente emendamento, approvato, prevede per i professionisti strutturati". Al terzo punto ci sono i tempi di pagamento dei servizi di autotrasporto, per i quali "occorre rendere operativa ed efficace la normativa sui tempi di pagamento a beneficio di tutti gli operatori della filiera, prevedendo legislativamente la indeducibilità della fattura per chi non ha pagato tempestivamente il proprio fornitore del servizio di trasporto o di un servizio ancillare".
Una seconda lettera al ministero dei Trasporti è dedicata al Decreto investimenti 2019, che contiene provvedimenti per l'autotrasporto ma di cui non si sa nulla sui tempi di emanazione. Le sigle di Unatras scrivono che "nonostante sia stato concordato di ridurre a 550 mila euro il massimale di contributo per impresa, ad oggi constatiamo che alcuna bozza di decreto è pervenuta alle scriventi organizzazioni e pertanto ipotizziamo che non siano stati progettati né il nuovo meccanismo cosiddetto a prenotazione né la piattaforma informatica semplificata che dovrebbe dare evidenza dell'esaurimento del plafond generale. Né tantomeno è dato conoscere quale sia il meccanismo di tutela delle micro, piccole e medie imprese nell'accesso al contributo, le quali dovrebbero essere maggiormente incentivate ad effettuare gli investimenti, come avviene per qualsiasi bando pubblico".
La lettera precisa che questa procedura penalizza le piccole imprese, che "non hanno la capacità di pianificazione degli investimenti delle poche grandi realtà strutturate, le quali finirebbero per esaurire in pochi giorni il plafond disponibile", una situazione che le sigle di Unatras vogliono evitare. Inoltre, la realizzazione del sistema telematico di prenotazione "mal si concilia con la ristrettezza dei tempi e l'esigenza indifferibile per le imprese di autotrasporto di avere lo strumento normativo che gli consenta di ottenere l'immediata esecutività del Decreto a strettissimo giro di posta". La lettera termina affermando che "siamo pertanto convinti che sia il caso di non indugiare oltremodo e, laddove fosse oggettivamente problematico attuare il nuovo sistema entro l'estate, invitiamo a procedere speditamente all'emanazione dei decreti previsti per l'anno 2019, con le medesime modalità di rimborso degli ultimi anni per non interrompere la dinamica virtuosa degli incentivi agli investimenti che le imprese ed il mercato attendono".
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