Digitalizzazione, ambiente e risorse umane: questi sono i tre filoni della crescita di Gruber Logistics, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 344 milioni di euro, con un aumento dell'8,7% rispetto all'anno precedente. Presentando questo risultato, l'amministratore delegato Martin Gruber ha spiegato che "alla base del nostro operato c'è il legame di fiducia che ci unisce gli uni agli altri, come in una grande famiglia. Credo che buona parte del nostro successo dipenda da questo: la consapevolezza che i nostri collaboratori, clienti e partner ripongono fiducia in noi ci motiva giorno dopo giorno".
Proprio il personale è il primo fattore di sviluppo dell'azienda. Negli ultimi due anni, i dipendenti sono aumentati da 650 a 980 unità e l'azienda sta cercando nuovi collaboratori, soprattutto operatori specializzati, neodiplomati e neolaureati con conoscenza delle lingue straniere e ottime capacità organizzative.
Il secondo filone è la digitalizzazione, che viene attuata tramite il progetto Gruber Beyond. "Attraverso questo progetto l'azienda intende rendere più snelli i processi legati alla gestione del trasporto, abbracciando una strategia di sviluppo fondata sulla trasparenza di performance e dei processi di interscambio cliente-fornitore", spiega l'azienda. nell'ambito di questo progetto, l'azienda ha realizzato il portale Gruber Beyond MyDesk per la gestione e la tracciabilità delle spedizioni, e la Gruber Beyond DriverApp, che permette il controllo in tempo reale delle attività degli autisti e uno scambio immediato di informazioni con l'azienda.
La sostenibilità ambientale è il terzo fattore di sviluppo, come precisa Martin Gruber: "La nostra flotta, che attualmente conta circa 800 unità, comprende solo veicoli Euro VI con un'età media di due anni, ai quali si sono aggiunte motrici a gas naturale liquefatto, per una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto. Inoltre, da più di trent'anni abbiamo abbracciato la sfida del trasporto combinato strada-rotaia, una forma di trasporto più sostenibile su cui abbiamo recentemente scommesso di nuovo con l'apertura di un ulteriore collegamento tra Kreuztal, Germania, e Verona, nel Nord Italia".
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