Dopo il dimezzamento della componente politica del ministero dei Trasporti, negli ultimi mesi l'autotrasporto non aveva più un riferimento politico e quindi il dialogo sui problemi del settore si è fermato. Dopo ripetute richieste di Unatras, è ripreso ieri con un incontro al ministero, cui ha partecipato il ministro Danilo Toninelli, affiancato dal suo capo di Gabinetto, Gino Scaccia. Le associazioni hanno messo sul tavolo i punti che ritengono prioritari, tra cui spiccano i divieti austriaci al Brennero, la pubblicazione dei costi minimi e i tempi di pagamento delle fatture. Per quanto riguarda il Brennero, il ministro ha detto che avviare una procedura d'infrazione contro l'Austria richiede tempi lunghi e non ha esisti sicuri. Quindi, il ministro ha deciso di attuare pressioni politiche su Vienna insieme con il suo omologo tedesco e ha invitato le imprese ha sostenere questa linea.
Sulla pubblicazione dei costi minimi da parte del ministero dei Trasporti, Toninelli ha mostrato un atteggiamento positivo, anche se le associazioni degli autotrasportatori non sono unanimi su tale richiesta: è portata avanti da Unatras ma non da Anita, che ieri ha dichiarato la sua contrarietà al provvedimento. La questione è comunque rinviata a settembre. Una situazione simile anche sui provvedimenti per i committenti che pagano in ritardo le fatture dell'autotrasporto (come per esempio la loro indeducibilità): l'avvocato Scaccia ha dichiarato che è un'ipotesi percorribile ma che richiede tempo per valutare come applicarla.
Il ministro Toninelli ha annunciato di avere firmato i Decreti sugli investimenti (ossia sui contributi per l'acquisto di veicoli meno inquinanti e di equipaggiamenti intermodali) e sui contributi per la formazione, anche se non ha mostrato il testo. Per applicarli manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe essere imminente. Per gli investimenti, il ministero ha anticipato alcuni provvedimenti in un comunicato stampa emesso i giorni scorsi. Sulla base di questa nota, le associazioni hanno rilevato che il nuovo contributo per l'acquisto dei veicoli a basso impatto ambientale con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate non impone la rottamazione di automezzi vecchi, così come accade per i veicoli pesanti. Una situazione che lascia sulle strade veicoli inquinanti e poco sicuri.
Nella riunione si è parlato anche dello stallo nelle revisioni dei veicoli pesanti, un problema che le associazioni stanno mettendo da tempo sul tavolo ministeriale. Il ministero ha risposto promettendo l'avvio di uno specifico Tavolo tecnico, che potrebbe incontrarsi prima delle vacanze estive. Potrebbero sbloccarsi anche gli altri Tavoli tecnici promessi dal ministero da mesi ma mai attivati. Resta invece aperta la questione del riferimento politico. Sono ancora vacanti i porti di sottosegretario e di vice-ministro, lasciati dalle dimissioni di Siri e Rixi e non colmati dalla Lega, che pare stia puntando a sostituire lo stesso Toninelli. Ma di tutto ciò non se ne è parlato nell'incontro di ieri e le associazioni si chiedono con chi parleranno nei prossimi mesi. Un'ipotesi è che se ne occupi il ministro attraverso il suo capo di Gabinetto. Ma ne sapremo qualcosa dopo le vacanze estive.
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