Forse è la volta buona per passare dai progetti alla realtà. La piastra logistica retroportuale di Brindisi, una piattaforma intermodale di cui si parla da anni, ha trovato il binario giusto per uscire dalle secche. L'occasione è quella del Contratto istituzionale di sviluppo, lo strumento per favorire la ripresa e la reindustrializzazione di aree in sofferenza. Promosso da Invitalia, l'agenzia di proprietà del ministero dell'Economia, riguarda l'area di Taranto, ma dovrebbe ricomprendere anche Lecce e Brindisi. La programmazione degli interventi del Contratto istituzionale prevede il coinvolgimento degli enti locali suggellato da un accordo in sede governativa.
L'amministrazione comunale di Brindisi ha avanzato la proposta di inserire in questo strumento di programmazione e di finanziamento la piastra intermodale. Il progetto preliminare è stato sviluppato e messo a punto dal Consorzio Asi (Area di sviluppo industriale) di Brindisi dove si individuano tutte le infrastrutture stradali, ferroviarie e logistiche da realizzare. Il progetto è completato da uno studio trasportistico, un masterplan e da una valutazione economica dell'investimento. Ed è stato suggellato da un'intesa sottoscritta con RFI, la società della rete ferroviaria nazionale. Inserito nel Programma delle infrastrutture strategiche 2010-2014, di fatto è rimasto però solo sulla carta.
Gli investimenti per la prima fase operativa sono stimati nell'ordine dei 40 milioni di euro. Il progetto prevede la creazione di un fascio di tre binari lunghi 250 metri serviti da un piazzale asfaltato per l'intermodalità ferro-gomma. Il fascio è orientato nella direzione delle aree destinate all'insediamento delle attività del settore logistico e intermodale. Inoltre è raccordato in entrambe le direzioni (verso il porto e verso la stazione di Brindisi) al binario Asi.
Sul lato sud il fascio si chiude invece su un'asta di manovra della stessa lunghezza di quella dei binari operativi in modo da consentire la movimentazione dei carri. La configurazione adottata consente il futuro ampliamento e potenziamento del fascio fino ad accogliere e servire treni completi attraverso un binario di raccordo dedicato con la stazione RFI e l'allungamento dei binari previsti nella prima fase fino a 600 metri. Ma già si ipotizza un ulteriore allargamento sul lato nord del piazzale intermodale, con la realizzazione di due ulteriori binari da 600 metri e un fascio di stazionamento dei treni per presa e consegna.
Piermario Curti Sacchi
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!