Cresce la vocazione intermodale lungo l'asse del Brennero. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, si è detto disponibile a valutare la realizzazione di un terminal intermodale a Bronzolo, località a sud di Bolzano interessata dallo sbocco della futura circonvallazione ferroviaria di Bolzano. La variante atesina è tra quelle inserite nella nuova linea di accesso al tunnel di base del Brennero e precisamente tra le quattro indicate come prioritarie, a servizio soprattutto, se non esclusivo, del traffico merci. Quasi in contemporanea con l'accordo istituzionale per la realizzazione della tratta sud tra Fortezza e Ponte Gardena sottoscritto a luglio 2019, viene avanzata l'ipotesi di realizzare un terminal intermodale a Bronzolo. Già in anni relativamente recenti erano stati fatti investimenti ferroviari in quest'area, rivelatisi solo uno spreco di denaro pubblico con uno scalo realizzato e poi abbandonato. Attualmente non si segnala un interesse particolare da parte degli operatori economici locali, ma gli scenari sono destinati a cambiare.
Prima di tutto con l'apertura all'esercizio del tunnel di base del Brennero prevista tra il 2027 e il 2028, attualmente in fase avanzata di costruzione, il traffico ferroviario merci conoscerà un forte sviluppo. Inoltre si prevede una crescita della sensibilità ambientale da parte dei produttori di frutta, soprattutto nelle esportazioni verso il nord Europa. La clientela è sempre più orientata a chiedere prodotti biologici, coltivati e distribuiti in modo "green", dove un ruolo può giocarlo l'intermodalità ferroviaria. Il terminal di Bronzolo potrebbe rientrare negli accordi che hanno dato vita alla costituzione di BrennerCorridor, la spa pubblica nata per gestire "in house" secondo le norme europee la concessione dell'Autobrennero A22.
Previsto dalla legge finanziaria fin dal 1997, era stato creato il "Fondo ferrovia", un deposito esentasse pensato per finanziare il tunnel del Brennero con le sue tratte d'accesso e ora aperto a una visione allargata all'intermodalità. A fine 2017 il fondo aveva accumulato oltre 650 milioni di euro. Attingendo in parte a queste risorse si prevede di finanziare anche la realizzazione del nuovo terminal intermodale di Isola della Scala (Verona Quadrante Europa è al limite delle potenzialità nonostante gli investimenti previsti).
Piermario Curti Sacchi
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