I giudici stanno mettendo sotto la lente il mondo dei rider, puntando soprattutto su quelli che consegnano a domicilio cibi cucinati. Lo stanno facendo da giugno 2019 con un'inchiesta che raccoglie informazioni e testimonianze sul loro lavoro, anche se per ora il fascicolo non contiene specifiche ipotesi di reato e indagati. Le piste su cui lavorano i giudici sono due. La prima riguarda il rispetto delle norme di sicurezza del lavoro e di sicurezza stradale da parte delle società che usano i rider come collaboratori esterni. Per esempio, queste imprese non forniscono ai ciclo-fattorini alcun elemento di protezione (come caschi o giubbotti catarifrangenti) e non verificano le condizioni dei loro mezzi. E non importa se sono inquadrati come collaboratori esterni, perché la normativa sulla sicurezza impone tali precauzioni per tutti i lavoratori inserite nell'organizzazione del lavoro. I magistrati stanno anche tenendo sotto controllo gli incidenti stradali che coinvolgono i rider per verificare se sono state violate le norme sulla circolazione stradale e se, in caso positivo, vi sia corresponsabilità da parte dei datori di lavoro. Un altro aspetto dell'indagine riguarda gli aspetti igienico-sanitari dei contenitori usati per trasportare gli alimenti.
La notizia sull'indagine milanese arriva pochi giorni dopo l'entrata in vigore del Decreto Legge 101/2019, redatto proprio per assicurare alcune garanzie ai ciclo-fattorini e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2019. Il testo riconduce il loro lavoro nell'ambito della etero-organizzazione, tramite il suo riconoscimento anche attraverso le piattaforme digitali. I Decreto prevede anche nuove forme d'inquadramento e di retribuzione ed estende ai rider la copertura Inail sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali. Il Decreto richiama anche il contratto nazionale Trasporto Merci, Logistica e Spedizioni, che nell'ultimo rinnovo prevede una posizione dedicata proprio ai rider e che recentemente è stato applicato a oltre duecento ciclo-fattorini da Runner Pizza.
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