La parte del Pacchetto Mobilità che riguarda le modifiche all'autotrasporto è ritenuta favorevole ai Paesi occidentali e penalizzante per quelli dell'Est, che hanno votato contro il testo sia in Aula durante la scorsa legislatura, sia in Commissione Trasporti pochi giorni fa, quando si doveva decidere se inviare il testo senza modifiche al Consiglio Europeo. Una decisione che però non piace alla Bulgaria (e sicuramente anche ad altri Governi orientali). L'europarlamentare bulgaro Peter Vitanov, membro della Commissione Trasporti, ha dichiarato a Euractiv che il suo Paese presenterà un ricorso alla Corte di Giustizia Europea per eliminare parte dei provvedimenti del Pacchetto Mobilità se non si raggiungerà un compromesso sulle questioni più controverse. Gli altri Paesi che hanno dichiarato l'opposizione a una parte delle modifiche approvate dall'Europarlamento sono Romania, Polonia, Polonia, Ungheria, Lettonia e Lituania.
La misura che piace meno è la riforma del cabotaggio, che imporrà ai veicoli industriali di tornare nel Paese dove ha sede la loro azienda ogni quattro settimane di viaggio. Secondo gli oppositori, ciò ridurrà la competitività delle loro imprese, con una perdita di posti di lavoro. Secondo Vitanov, imporre una destinazione a un veicolo è contrario al ibero mercato. Il 1° novembre inizierà la discussione del Pacchetto Mobilità nel cosiddetto Trilogo, ossia l'organismo che riunisce la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!