L'obiettivo della politica dei trasporti svizzera è trasferire il traffico pesante transalpino dalla strada alla rotaia. Ogni due anni il Consiglio Federale (l'organo esecutivo del Governo) presenta al Parlamento un rapporto sullo stato del trasferimento e sugli sviluppi attesi. Dal rapporto 2019 esaminato il 13 novembre 2019 emerge come gli strumenti e le misure accompagnatorie finora applicati sono risultati efficaci: hanno infatti contribuito a ridurre ulteriormente il numero dei viaggi attraverso le Alpi dei veicoli industriali. In caso contrario si stima che i transiti su strada sarebbero circa 800mila in più ogni anno. Grazie a queste misure, l'attuale quota di mercato della ferrovia è riuscita ad attestarsi al 71%.
Con l'apertura della galleria di base del Ceneri, nel dicembre 2020, sarà completata e messa in esercizio la nuova ferrovia transalpina (progetto Alptransit). Entro la stessa data saranno conclusi anche i lavori per il corridoio dei quattro metri (per il trasporto dei semirimorchi stradali senza limiti di sagoma) sull'asse del San Gottardo. Eppure, segnala il rapporto, l'aumento di produttività e capacità così ottenuto non sarà sufficiente per raggiungere l'obiettivo del trasferimento, a causa dei ritardi nel completamento delle tratte di accesso al corridoio in Germania e per la mancata interoperabilità lungo l'intero itinerario nord-sud. In molti casi i treni merci a standard europeo lunghi 750 metri non possono ancora circolare e le offerte di trasporto non sono sempre caratterizzate da affidabilità e puntualità.
Per questo motivo servono delle misure straordinarie. Prima di tutto va prevista la proroga dei contributi dati agli operatori del traffico combinato non accompagnato fino al biennio 2024-2026. Come ulteriore misura è stata individuata la riduzione dei costi delle tracce (il prezzo dell'infrastruttura) a partire dal 1° gennaio 2021: le imprese ferroviarie potranno contare su uno sgravio di oltre 80 milioni di euro l'anno. Ma è previsto anche un ulteriore sistema premiante. I treni merci "lunghi" ad alta capacità potranno contare su uno sconto extra, poiché consentono di sfruttare al meglio la capacità dell'infrastruttura. Il Consiglio Federale suggerisce anche d'intervenire sulla tassa applicata al traffico su strada, la TTPCP, rivedendo le misure agevolate che andranno in vigore il 1° gennaio 2021 in modo da mantenere gli effetti sul trasferimento del traffico finora ottenuti attraverso la tassazione. Ma questa misura, per diventare operativa, deve essere ratificata dal Comitato misto Svizzera-Unione europea.
Piermario Curti Sacchi
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