Il confronto tra committenti e vettori del trasporto container su strada nella sua ultima riunione tenutasi a Milano ha perso un pezzo importante, vale a dire Fedespedi. A quanto pare la federazione nazionale degli spedizionieri non pare intenzionata ad abbandonare il confronto ma la sua assenza ha destato non poche perplessità e preoccupazioni fra gli altri soggetti seduti al tavolo. Da una parte c'è la rappresentanza unitaria delle sigle datoriali dell'autotrasporto e dall'altra parte Assarmatori, Assologistica, Confitarma, Fedespedi e Federagenti. "Le criticità poste dall'autotrasporto sono reali e sentite anche dalle imprese di spedizioni internazionali" fanno sapere da Fedespedi. "La Federazione è come sempre disponibile al confronto, ritenendo che per raggiungere l'obiettivo comune di riduzione dei costi delle inefficienze sia imprescindibile dialogare con tutti gli interlocutori coinvolti nella gestione della supply chain, anche istituzionali".
La federazione degli spedizionieri, nella sua risposta alle ragioni per cui era assente all'ultimo confronto aggiunge che "occorre trovare soluzioni di ampio respiro, che permettano di guardare ai problemi tenendo conto delle dinamiche internazionali e globali che oggi vedono protagonista la logistica e garantiscano regole equilibrate e valide per tutti. Queste per Fedespedi sono le basi necessarie per un dialogo aperto e costruttivo, a beneficio dell'intera comunità logistica". Questo Tavolo, secondo quanto aveva spiegato un paio di mesi fa Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore ligure di Trasportounito, ha l'obiettivo di concordare la regolamentazione di alcuni elementi operativi e di servizio del trasporto container al fine di concordare condizioni chiare in materia di regole e responsabilità dopo le tensioni degli anni e mesi passati. Più nello specifico l'obiettivo di questo confronto "è quello di stabilire alcune regole condivise per ridurre il contenzioso tra le parti, per rilanciare alcuni strumenti funzionali al miglioramento operativo e produttivo dei veicoli e della merce, e infine per provare a regolamentare il mercato del trasporto contenitori che oggi è squilibrato e spesso a danno di chi effettua la vezione", aveva specificato Tagnocchetti.
Nicola Capuzzo
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