Al terminal container della Spezia il "suono bianco" sostituirà il "sono tonale", ossia quello comunemente adottato per segnalare la retromarcia dei veicoli. La nuova tecnologia, che sarà montata sui carrelli e sulle gru a portale, emette un suono a banda larga meno fastidioso e che si disperde velocemente e quindi resta circoscritto alla zone di pericolo, facilitando anche la localizzazione della fonte. Infatti, a 50 metri dalla fonte il livello sonoro diminuisce di oltre 4,5 dB rispetto agli avvisatori precedenti e nello stesso tempo questo suono si percepisce meglio nell'area interessata anche indossando i dispositivi di sicurezza, come il casco. Questo sistema è prodotto da Brigade Elettronica, che lo ha denominato bbs-tek. Lsct ha installato questo sistema su ventidue reach stacker e su dodici gru Rtg.
Alfredo Scalisi, General Manager di La Spezia Container Terminal, precisa che questa "è solo una piccola parte degli investimenti che negli ultimi due anni il terminal ha messo in campo per mitigare le emissioni acustiche. Sono stati investiti oltre venti milioni di euro per il rinnovamento del parco mezzi e la manutenzione dei piazzali. Stiamo inoltre lavorando con i clienti attraverso il comando nave per ridurre, quando possibile, l'utilizzo dei generatori durante la permanenza in porto a dimostrazione dell'impegno di Lsct per agire anche sulle fonti che non dipendono direttamente dalla propria attività".
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