L'indagine principale sul crollo del viadotto Polcevera dell'autostrada A10 sta creando una diramazione d'inchieste, che nascono dall'analisi dei documenti e dagli interrogatori svolti in oltre un anno dai magistrati genovesi sulla gestione delle infrastrutture autostradali, e non solo in Liguria. Il filone più recente del crollo Morandi riguarda l'installazione di barriere fonoassorbenti sulla rete di Autostrade per l'Italia e, in particolare, sulla sicurezza del modello Integautos usate nel Primo Tronco autostradale, dove sono avvenuti alcuni incidenti. La mattina del 10 dicembre 2019, la Guardia di Finanza ha compiuto perquisizioni e sequestri negli uffici di Autostrade per l'Italia, Spea Engineering e Pavimentale per cercare documenti tecnici (progetti, relazioni di calcolo, collaudi, omologazioni di materiali) e amministrativi (tra cui l'inquadramento economico e contrattuale dei collaboratori).
Il giorno successivo i Finanzieri sono andati negli uffici torinesi della società Autostrade dei Fiori e in quelli milanesi e savonesi della Sina (entrambe del Gruppo Gavio) per acquisire documenti nell'ambito dell'indagine aperta dalla Procura di Savona sul crollo del viadotto Madonna del Monte avvenuto il 24 novembre sull'autostrada A6 (Torino-Savona). Per ora, il fascicolo è nei confronti d'ignoti. I Finanzieri hanno prelevato i documenti sulla progettazione, costruzione, manutenzione e ispezioni del viadotto per verificare se ci siano irregolarità.
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