Il 14 agosto del 2018 un autoarticolato dell'azienda di autotrasporto Mcm di Novi Ligure stava viaggiando sul ponte Morandi quando l'impalcato cedette, trascinando con sé una parte del viadotto e lo stesso camion. L'autista è stato uno dei pochi sopravvissuti al crollo, ma in un primo tempo l'azienda ha subito da alcuni "esperti" l'accusa di essere la concausa del crollo proprio per il passaggio del suo camion carico di coil, accusa mai sostenuta dalla Magistratura. Ieri la stessa azienda è stata ancora vittima della cattiva manutenzione delle autostrade italiane e anche questa volta la fortuna la ha aiutata, causando solo danni al camion e nessuno al conducente. Mentre un suo autoarticolato viaggiava in direzione sud alle sei di mattina del 28 gennaio 2020 nella galleria Pietraguzza dell'autostrada A26, si è staccata un'ondulina del rivestimento laterale, urtando il veicolo. L'urto ha danneggiato tubi dell'aria e fili elettrici, lasciando incolume l'autista, che è riuscito a raggiungere l'area di servizio Turchino Sud. Però l'azienda ha dovuto interrompere il trasporto che stava svolgendo in Francia. Questa è la stessa autostrada dove alcuni giorni fa due tonnellate del rivestimento della volta di un'altra galleria sono crollate sulla strada, per fortuna senza colpire alcun veicolo.
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