Alla fine di gennaio 2020 la Guardia di Finanza di Cosenza ha chiuso un'indagine su un imprenditore calabrese (di cui non ha diffuso il nome) accusato di avere attuato una frode sul gasolio per l'agricoltura che ha causato un'evasione fiscale per 23 milioni di euro. L'inchiesta è iniziata con la scoperta, durante un controllo su strada, di un'autocisterna carica di 18mila litri di gasolio con fiscalità agevolata per uso agricolo che viaggiava con falsi documenti di trasporto. I Finanzieri calabresi hanno quindi seguito le tracce dei documenti, analizzando diverse compravendite di gasolio e scoprendo diverse società implicate nella frode. Secondo gli inquirenti, a capo dell'organizzazione c'era l'imprenditore, che opera nel commercio dei prodotti petroliferi.
La frode era attuata usando prestanome (persone fisiche e società) con false licenze fiscali che acquistavano il gasolio agricolo e lo rivendevano a clienti che non ne avevano diritto e che lo usavano per autotrazione a un prezzo di acquisto più basso di quello della pompa. Al termine dell'indagine, la Finanza ha denunciato diciotto persone implicate in questo traffico con l'accusa di sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa dei prodotti petroliferi, falso e truffa aggravata nei confronti dello Stato.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!