La Covid-19 ha raggiunto anche la più grande piattaforma di commercio elettronico e lo ha fatto nell’area di Milano: il primo marzo, un portavoce della società ha confermato al quotidiano statunitense New York Times che due addetti sono in quarantena perché avrebbero contratto il coronavirus. La misura sarebbe scattata domenica stessa. Finora, il colosso dell’e-commerce era apparso nelle cronache del contagio per la comparsa sul suo mercato digitale di venditori che offrivano disinfettanti e misure di protezione a prezzi così elevati da spingere la Guardia di Finanza ad avviare un’inchiesta. Dopo questa notizia, la società ha annunciato una “pulizia” dei suoi scaffali virtuali, eliminando oltre un milione di prodotti, compresi quelli spacciati come preventivi ma senza alcuna reale efficacia.
Ora però la Covid-19 entra nel mondo reale, colpendo due addetti alla distribuzione delle merci, di cui non è stata precisata la funzione. La società ha anche annunciato il 29 febbraio 2020 alcune misure di prevenzione del contagio prese a livello internazionale. La società ha bloccato tutti i viaggi non essenziali dei suoi dipendenti, sia all’interno degli Stati Uniti, sia fuori, e svolge le interviste per le nuove assunzioni solamente in modo telematico e non più di persona.