Il mercato immobiliare logistico italiano si è confermato dinamico anche nel secondo semestre 2019, con valori di locazione generalmente stabili per gli immobili nuovi e in risalita per quelli usati. Lo riporta Borsino Immobiliare della Logistica – H2 2019, il rapporto realizzato da World Capital, in collaborazione con Nomisma. Dallo studio emerge che gli operatori logistici cercano sempre più spazi ampi: il 50% dei casi si orienta su tagli tra 5000 e 15mila metri quadrati, segue il 36% orientato su immobili inferiori ai 5000 mq e un 14% che ricerca metrature superiori ai 15mila mq. La durata media delle trattative è nel 50% dei casi di 8-12 mesi, seguita da un 33% che viene concluso entro 8 mesi. Il tasso di sconto è per la maggior parte dei casi (65%) tra il 10 e il 20%.
Soffermandoci sui valori di locazione del nuovo, la ricerca nota che, rispetto allo scorso semestre, la tendenza risulta generalmente stabile, con interessanti variazioni positive nei siti di Torino (4,4%), Parma, Livorno e Olbia (4,8%) e Genova (3%). Milano e Roma rimangono stabili nei valori medi, mentre il capoluogo della Lombardia registra una crescita del 2% per il canone di locazione massimo. Se i valori del nuovo restano generalmente stabili, quelli degli immobili usati sono in netta crescita, con le migliori prestazioni registrate a Parma (+6,8%) e Bergamo (+6,5%). La migliore prestazione italiana (prime rent) è rilevata a Firenze, dove un immobile logistico di nuova costruzione mostra un canone di locazione di 63 €/mq/anno. Segue Genova con un canone di locazione per il nuovo di 62 €/mq/anno. La media nazionale dei canoni di locazione nel secondo semestre 2019 è di 42,08 €/mq/anno.
Nicola Capuzzo