Il Gruppo Orlean di Gabriele Volpi era giunto a solo un passo dall’acquisizione degli asset dell’Interporto di Venezia nel 2018, transazione poi sospesa perché le due banche creditrici ipotecarie dell’interporto veneto avevano negato l’assenso. A quasi due anni, il Gruppo è riuscito a concludere l’operazione, che è stata ufficialmente comunicata il 3 marzo 2020. Orlean rileva gli asset delle società Interporto di Venezia e del Terminal Intermodale Adriatico di Marghera tramite la controllata Rivers Docks. L’aggiudicazione è avvenuta a dicembre 2019, ma la transazione si è conclusa con il conferimento degli immobili della Interporto alla Terminal Intermodale. Il valore dell'operazione è di circa trenta milioni di euro e comprende la concessione portuale della Tia.
Si chiude così la lunga vicenda giudiziaria dell'interporto di Venezia che faceva capo al Gruppo De Vecchi e che è in gestione commissariale dal 2013 e da allora è stata condotta dai due commissari Armando Bonetto e Daniele Granzotto. La cessione dovrebbe salvare dal licenziamento i cinquanta dipendenti delle due società. Nei prossimi giorni la nuova proprietà incontrerà l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico settentrionale per illustrare il piano di sviluppo della struttura.
Gabriele Volpi è poco noto in Italia fuori dagli ambienti della finanza, ma è considerato uno degli uomini più ricchi della Penisola, che ha fatto la sua fortuna gestendo i porti della Nigeria da dove passa il fiume di petrolio estratto nel Paese africano, ossia Onne (sul delta del Niger e considerato il più grande porto franco del mondo), Warry, Calabar e Lagos. Lo spiega un ampio articolo dell’Espresso del giugno 2015, aggiungendo che Volpi ha investito i ricavi in diverse attività, tra cui la logistica tramite la holding Orlean Invest e la controllata Intels. La rete di società che fanno capo all’imprenditore ligure è estesa a livello globale.
Volpi si è anche associato con Gianluigi Aponte per la realizzazione di un nuovo grande porto a Badagry, sempre in Nigeria, che aveva l’ambizione di diventare il più grande dell’Africa. Il progetto – che prevedeva un investimento di 2,6 miliardi di dollari - è stato però fermato dall’Autorità portuale nigeriana nell’aprile del 2018, anche se nel dicembre 2019 il presidente dello Stato di Lagos (che fa parte della Repubblica Federale di Nigeria) ha dichiarato che l’amministrazione resta interessata allo sviluppo di un porto a Badagry. Vedremo come in questo contesto internazionale Volpi intende inserire gli asset veneziani appena acquistati.